giovedì 21 aprile 2011

Vivai DOC - Torino: MATTIA ARAMU (1995) - Italia



nome: MATTIA
cognome: ARAMU

data di nascita: 14 maggio 1995
luogo di nascita: Cirié - Torino [Piemonte - ITALIA]

ruolo: Trequartista / seconda punta
piede preferito: sinistro

Altezza: 180 cm
Peso: 67 kg

squadra attuale: TORINO FC (Allievi Nazionali, Girone A)
numero di maglia # 10


Mercoledì 20 aprile 2011 è iniziato il “Torneo delle Nazioni” per la
Nazionale Italiana Under 16, importante manifestazione giovanile
internazionale giunta all’ottava edizione e ‘parallela’
al “Trofeo Città di Gradisca-Nereo Rocco”,
dedicato alle squadre di club - categoria Allievi.

Gli ‘Azzurrini” selezionati dal CT Antonio Rocca presentano una formazione leggerina per quanto concerne l’aspetto fisico ma molto talentuosa sul piano strettamente tecnico, basti pensare alla presenza dei centrocampisti Leonardo Capezzi (nato a Figline Valdarno e militante nella Fiorentina)
e Marco Di Benedetto (Pescara), del gioiello bresciano Lorenzo Tassi (promosso capitano per l’occasione, anche in virtù della sua militanza 
con i ragazzi di maggiore età dell’Under 17 di Pasquale Salerno)
o del funambolico Emanuele Rovini.

In questo contesto non sfigurano affatto i colpi ad effetto di Mattia Aramu, trequartista classe 1995 militante come fuori-quota negli Allievi Nazionali 
del Torino 2010-2011 di mister Moreno LongoClassico numero dieci 
di qualità superiore alla media dei coetanei, il giovane talento piemontese si disimpegna con disinvoltura anche nel ruolo di seconda punta o di attaccante esterno, a suo agio soprattutto in presenza di un centravanti prestante e capace di aprirgli gli spazi, dove può imperversare liberamente con il suo delicato piede mancino e la visione di gioco di cui è naturalmente dotato. 
Il fisico asciutto e slanciato (180 x 67) lo rende un interessante prototipo di uomo tra le linee del calcio moderno, prezioso anche tatticamente grazie ad una duttilità ed una maturità di buon livello. Il pezzo forte del suo repertorio 
è senz’altro l’abilità nei calci piazzati, con cui riesce a mandare in rete con relativa facilità i compagni di squadra o a finalizzare direttamente in caso 
di distanza congrua dalla rete avversaria.

La presenza di Aramu nelle selezioni azzurre è diventata una piacevole consuetudine nell’ultimo biennio: convocato già nel 2009 per il tradizionale “Torneo Giovanile di Natale” di fine dicembre, nell’estate dell’anno successivo il suo nome figurava tra le “Giovani Speranze” dell’Under 15 e nei successivi raduni dell’Under 16 agli ordini di Rocca. Il tecnico castrovillarese lo aveva aggregato anche al gruppo che nello scorso febbraio è volato in Algarve 
(Portogallo) per il Torneio da Federação Holandesama il baby-granata 
è stato costretto da un fastidioso ed evitabile infortunio (procurato… nell’hotel del ritiro!) a guardare da lontano i compagni sfiorare una vittoria finale 
tutto sommato meritata.

Originario di Ciriè come il difensore Marco Chiosa (fresco di contratto triennale, firmato insieme al compagno Umberto Miello, classe 1992),
il piccolo Mattia riuscì a farsi notare sin da bambino sgambettando tra i Pulcini dell’ASD Leini Calcio 1907, società piemontese di provincia.
Il suo approdo nel capoluogo è un altro merito ascrivibile all’illuminata coppia di vecchie glorie del Toro, la ‘premiata ditta’ formata da Antonio Comi 
e Silvano Benedetti, responsabili del settore giovanile e sempre attenti 
nel monitorare i prospetti più talentuosi del bacino regionale.
Queste le parole di Silvano nell’aprile 2010:
“Appena lo abbiamo visto, a soli otto anni, abbiamo subito fatto di tutto per portarlo da noi ed è stato difficilissimo battere la concorrenza della Juve.
Si vedeva già allora che si trattava di un ragazzo dai numeri importanti, 
ma se nel tempo è riuscito a migliorarsi è merito soprattutto di una personalità positiva e di una famiglia seria e intelligente come quella 
in cui sta avendo la fortuna di crescere Mattia”.


Con la gloriosa e un po’ ingombrante casacca granata sulle spalle, Aramu non ci ha messo molto a confermare gli scout-report entusiastici sul suo conto: miglior giocatore della X Edizione del “Torneo Vincenzo Fazzino” in quel 
di Palermo nel 2007, analogo premio conquistato nella XI Edizione del “Memorial Niccolò Galli”, laddove fu il trascinatore agli ordini di mister Coppola dei ragazzi che regolarono la Fiorentina dopo un’appassionante finale (6-3 dopo i calci di rigore) e capocannoniere della III Edizione del
“Torneo Silvio Piola” disputatosi a Vercelli nel 2010 con 8 reti siglate, due delle quali nel vittorioso atto conclusivo per la compagine di Moreno Longo contro il Genoa (3-1 il risultato: una splendida punizione per sbloccare il punteggio e un preciso diagonale di sinistro a trafiggere l’incolpevole Secondelli dopo appena nove minuti dall’inizio del match, prima di pennellare un altro calcio piazzato dai quaranta metri per smarcare davanti al portiere 
il compagno Alex Noro).

Le sue qualità balistiche si erano già potute apprezzare nella stagione
2007-2008, quando nei Giovanissimi Regionali del Torino riuscì a mettere insieme la bellezza di 75 reti tra il campionato e i vari tornei di categoria 
a cui prese parte la squadra.

L’anno scorso si è confermato a livelli piuttosto alti con i Giovanissimi Nazionali di mister Roberto Fogli, straordinari nel primo scorcio stagionale (dominatori del Girone A con 67 punti in ventisei giornate, con il robusto contributo di tredici reti e i consueti, numerosi assist assicurati dal leader tecnico: Mattia Aramu, appunto) ma sfortunati protagonisti nella Fase Finale: dopo aver liquidato l’Albinoleffe nei sedicesimi con un secco 3-0 all’andata (tripletta da urlo per Mattia sul campo dei bergamaschi) e un comodo 2-0 casalingo, i giovani del Toro sono stati beffati dal Livorno negli ottavi, con i toscani capaci di vincere in casa 2-1 al ‘Campo Sportivo Priami’ il 23 maggio per poi centrare un colpaccio esterno sette giorni più tardi, 0-1 all’Agnelli.

L’indubbia delusione è stata sicuramente smaltita alla luce della prestigiosa partecipazione alla Manchester Premier Cup 2010, una sorta di ‘Mondiale per club Under 15’ in cui il Torino ha difeso i colori italiani come unica rappresentante della Penisola, al cospetto delle più grandi potenze giovanili mondiali. I ragazzi di Fogli hanno vinto in Abruzzo la Fase Preliminare Nazionale, sbarazzandosi del Milan (2-0, marcatori Aramu e Capello, un punteggio che ha reso prezioso il successivo 0-0 contro il Bari) e i laziali della Polisportiva Vigor Perconti (1-0, ancora una rete decisiva per Mattia), capaci 
a loro volta di eliminare le ben più quotate Inter e Siena. Indimenticabile, soprattutto, la finale-derby vinta sulla Juventus e disputata al ‘Campo Sportivo De Cecco’ di Città Sant’Angelo, conclusasi sul 4-3 a seguito dei calci 
di rigore (Barreca, Ientile, Aramu ed Errore i realizzatori dal dischetto).

Sbarcati in Inghilterra sulle ali dell’entusiasmo, i baby-granata hanno pagato lo stress psico-fisico a cui non sono mai stati sottoposti nelle loro piccole carriere (problema atavico per le formazioni giovanili italiane, spesso incapaci di fronteggiare con armi pari gli avversari nonostante un valore complessivo tecnicamente non inferiore), affrontando sei partite in quattro giorni dopo una stagione piuttosto logorante. Inserito in un girone di ferro, il Torino ha perso entrambe le sfide del 4 agosto contro i messicani del Pachuca (1-3 il punteggio a favore dei futuri finalisti, sconfitti solo dal Barcellona di Sergi Samper)
e i francesi del Paris Saint-Germain (0-1), prima di soccombere il giorno seguente contro il tignoso Newcastle United (altro 0-1) e centrare una vittoria di consolazione ai danni del Shillong Lajong FC (3-0), la simpatica compagine indiana proveniente dal lontano Meghalaya. Dopo lo sfortunato ko subito 
dal Werder Brema (1-2, ma senza sfigurare), i granata hanno battuto 1-0 
i Sutherland Sharks australiani, chiudendo la suggestiva avventura 
con un dignitoso quindicesimo posto nella classifica complessiva finale.

Il 2010-2011 sembra essere altrettanto foriero di soddisfazioni per il talentuoso trequartista ciriacese: il Torino Allievi è attualmente al comando del
Girone A, con due punti di vantaggio sui cugini bianconeri e cinque lunghezze in più del Genoa, mentre il mese scorso ha raggiunto la finale del
dall’Inter di coach Giorgio Gatti.

Nel frattempo, gli sforzi di Mattia Aramu saranno tutti concentrati nel succitato "Torneo delle Nazioni", in cui l’Italia si sta rendendo protagonista di un promettente cammino. Dopo il pareggio nel match d’esordio a Gradisca d’Isonzo contro la Russia (1-1, nonostante una bella rete in progressione 
di Tassi su lancio del pescarese Di Benedetto per l’illusorio vantaggio al tredicesimo minuto), gli ‘Azzurrini’ hanno centrato una doppia vittoria contro Israele (sofferto 2-1 in quel di Miren, con lo stesso subentrante Aramu 
a pareggiare l’iniziale gol avversario con una delle sue solite punizioni chirurgiche, prima che Rovini s’inventasse nei minuti di recupero una grande giocata personale, dribblando tre avversari per poi trafiggere in diagonale il portiere Gall) ed i padroni di casa sloveni (1-0, il milanista Andrea Petagna a decidere l’incontro su invito da calcio d’angolo di Tassi e approfittando 
di una clamorosa disattenzione della difesa slava). Nella semifinale di domani pomeriggio l’Italia scenderà in campo a Vipava contro la vincente del girone B, il Montenegro, cercando di proseguire degnamente sulla strada di un difficile successo nel torneo che manca ormai dal 2008, quando le reti di Pettinari e del casertano Marcello Trotta (quest’ultima nei supplementari, 
2-1 il risultato) decisero l’atto conclusivo contro la Croazia allo Stadio ‘Gino Colaussi’.

Ecco gli Azzurrini a disposizione di Antonio Rocca
[nelle foto, i due giocatori del Pescara
finiti nel mirino di Marotta e Paratici per il futuro della Juventus:
Inoltre, l'interessante esterno di spinta atalantino Luca Barlocco
e il gigante Francesco Pacini,
capace di attirare le attenzioni di Chelsea e Manchester City,
lo stesso club che è da mesi sulle tracce 
dell'altro gioiellino granata Vittorio Parigini]:

1- LUCA SAVELLONI (Delfino Pescara) – 1995 – P 
2- ALESSANDRO BUSINARO (Inter) – 1995 – D *
3- LUCA BARLOCCO (Atalanta) – 1995 – D 
4- EDOARDO RONCA (Chievo) – 1995 – D 
5- LUIGI LUCIANI (Sampdoria) – 1996 – D 
6- ALBERTO GRASSI (Atalanta) – 1995 – C
7- LORENZO TASSI (Brescia) – 1995 – C 
8- LEONARDO CAPEZZI (Fiorentina) – 1995 – C 
9- ANDREA PETAGNA (Milan) – 1995 – A 
10- EMANUELE ROVINI (Empoli) – 1995  A 
11- MARCO DI BENEDETTO (Delfino Pescara) – 1995  C 
12- FRANCESCO PACINI (Empoli) – 1995 – P 
13- FILIPPO COSTA (Chievo) – 1995 – D
14- CRISTIAN GALLIANI (Milan) – 1996 – D
15- MATTIA ARAMU (Torino) – 1995 – C
16- NICOLÒ FAZZI (Fiorentina) – 1995 – C
17- VITTORIO PARIGINI (Torino) – 1996 – A
18- TIBERIO VELOCCI (Genoa) – 1995 - A

sostituisce l’infortunato ALESSIO ROMAGNOLI (Roma) - 1995

*** aggiornamento

21 Aprile 2011, 16:00 Vipava (Slo)
ITALIA - MONTENEGRO 4-5 d.c.r. (1-1)
marcatori: 17' Nedovic (M) - 56' Tassi (I)

ITALIA: Savelloni, Businaro, Galliani, Costa (Parigini), Grassi, Tassi, Capezzi, Aramu, Petagna, Rovini, Di Benedetto (Velocci).
All. Rocca.
MONTENEGRO: Kordic, Kaluderovic, Sarkic, Baosic, Jovanovic, Boljevic, Krstovic, Kosovic, Boskovic, Nedovic, Grbovic.
All. Kovacevic

Italia choc: va ko ai rigori col tignoso Montenegro e per il terzo anno consecutivo non raggiunge l'atto conclusivo del Torneo delle Nazioni.
Non basta un secondo tempo di grande carattere per raddrizzare una partita segnata da una grave indecisione dell'estremo azzurro. Dopo una lunga fase di studio, a metà tempo gli azzurrini infatti vanno sotto a causa del gol di Nedovic, che approfitta di un' errata valutazione di Savelloni.
Il portiere, nel tentativo di dare palla a Tassi, innesca di fatto gli attaccanti ospiti con Grbovic che serve al centro Nedovic bravo ad eludere il ritorno del portiere e confezionare l'1-0. I montenegrini, già partiti con l'intento di coprirsi e affidarsi al contropiede, serrano ancor di più le fila impedendo ai ragazzi di Rocca di prendere velocità. La compagine italiana è troppo lenta e poco ispirata. La reazione è affidata ai piedi di Tassi, chiamato ad accendere il gioco e mettere in velocità i rapidi e fantasiosi Rovini e Di Benedetto. Ma di fatto nel primo tempo l'under 16 non va oltre due conclusioni dalla distanza del talento bresciano. Nella ripresa il ct azzurro prova a mescolare le carte e in effetti l'Italia riesce finalmente ad essere più incisiva. Al 12' il pareggio. Petagna fugge sulla destra e centra per Velocci: la conclusione è respinta dal portiere, ma irrompe Tassi che di prima intenzione piazza sotto l'incrocio di destro.
C'è dunque tempo per provare a completare l'opera. E l'Italia in effetti prova a vincere, come dimostrano le due occasionissime costruite dopo il 20': clamorosa la doppia chance sventata da Kordic che si supera dapprima su Tassi e poi Rovini. Il miracolo già confezionato dagli azzurrini nel girone contro Israele però non si ripete. Si va ai tiri dal dischetto: fatali gli errori di Tassi e Petagna, che si fanno parare le loro conclusioni, il Montenegro è in finale per la prima volta nella storia del Nazioni.

Semifinali
ITALIA - MONTENEGRO 4-5 dcr
CROAZIA - SLOVENIA 2-0
29' Kolar - 30' Mandic

Finali
Finale 3°-4° posto
23 Aprile 2011, 13:00 Rence (Slo)
ITALIA - SLOVENIA 3-1
marcatori: 2' Aramu (I) - 10' Capezzi (I) - 22' Mancinger (S) - 49' Rovini (I)

FINALISSIMA
23 Aprile 2011, 16:00 Gradisca d'Isonzo - Stadio G.Colaussi
MONTENEGRO - CROAZIA 1-0
34' Jovanovic
MONTENEGRO: Kordic, Kaluderovic (Jankovic), Sarkic, Baosic, Jovanovic, Boljevic (Lalosevic), Krstovic (Cadenovic), Kosovic, Boskovic, Nedovic (Toskic), Grbovic. All. Kovacevic.
CROAZIA: Livakovic, Jedvai, Pejic, Milic, Viduka, Crncevic (Bajic), Kolar (Dangubic), Mandic, Biljan, Klapan, Majstorovic. All. Gudelj.

Il Montenegro iscrive per la prima volta il proprio nome nell'Albo d'oro del Torneo delle Nazioni di Gradisca. Finale equilibrata, quella del "Colaussi",
con un primo tempo soporifero ma una ripresa di grandi emozioni.
I nipotini di Savicevic vincono grazie a una difesa blindata e una grande coesione. Il derby dei Balcani - bello non solo per intensità ma anche per fair play - era anche la sfida fra i due gioiellini Kolar (Croazia) e Kosovic (Montenegro). Sfida molto equilibrata nella prima frazione, con rare occasioni di rendersi pericolose per le due squadre anche se i croati controllano maggiormente l'iniziativa e i montenegrini si affidano più che altro al contropiede. Alla fine sblocca Jovanovic poco prima del riposo, con una magistrale punizione mancina che si infila dove non batte il sole:
i 'Sokoli' (falchi) sono avanti. Nella ripresa il copione non cambia: il Montenegro fa dell'organizzazione difensiva (e della maggiore potenza fisica) uno dei propri punti di forza e la Croazia fa difficoltà ad innescare le sue punte. Ci riesce al 9', quando dopo un buco di un difensore montenegrino, Klapan va sul fondo e centra sul secondo palo dove l'accorrente Mandic spreca però malamente calciando sul fondo. La pressione dei croati cresce notevolmente e la gara finalmente si infiamma. Dopo il 15' arrivano due occasioni ancora più nette: dapprima ancora Mandic centra il palo con Kordic battuto. Poi l'estremo montenegrino è prodigioso nel salvare prima su Crnevic (rasoiata dal limite) e poi sul tentativo di tap-in ravvicinato di Kolar e Klapan, avventatisi sulla respinta. La Croazia deve ovviamente esporre il fianco al contropiede ospite, ed è clamorosa l'occasione fallita da Kosovic: innescato da una grande apertura alla cieca di Boljevic, ignora un compagno meglio piazzato e calcia alle stelle possibile gol-partita. La Croazia continua a pigiare sull'accelleratore nel tentativo disperato di rientrare: dapprima il tiro-cross di Klapan coglie la traversa, poco dopo Jedvai da un cross dalla destra incorna con ottima scelta di tempo ma la sfera finisce alta. Sull'ennesimo rovesciamento di fronte, Lalosevic apre per Kosovic che tocca intelligente al centro per Jankovic ma la conclusione a botta sicura è murata.
Non c'è più tempo, esplode la festa dei ragazzi di Podgorica:
il Montenegro è campione del 'Nazioni 2011'.

Per quanto riguarda il TROFEO ROCCO,
l'EMPOLI di capitan Daniele Rugani
ha scritto per la prima volta nella storia il proprio nome
nel novero dei vincitori.

ALBO D’ORO 

Trofeo Nereo Rocco: 1986 Milan; 1987 Milan; 1988 Lazio;
1989 Real Madrid (Spagna); 1990 Argentinos Juniors (Argentina);
1991 Fiorentina; 1992 Real Madrid (Spagna);
1993 Argentinos Juniors (Argentina);
1994 Colo Colo (Cile); 1995 Argentinos Juniors (Argentina);
1996 Argentinos Juniors (Argentina); 1997 Goldfields Accra (Ghana);
1998 San Paolo (Brasile); 1999 Cruzeiro (Brasile);
2000 Inter; 2001 Slovenia; 2002 Cruzeiro (Brasile); 2003 Corea del Sud;
2004 Atletico Mineiro (Brasile), 2005 Juventus;
2006, 2007, 2008: Atletico Mineiro (Brasile),
2009 Milan, 2010 Colo Colo (Cile),
2011 EMPOLI

Torneo delle Nazioni: 2004 e 2005 Italia,
2006 Croazia, 2007 e 2008 Italia,
2009 Croazia, 2010 Messico,
2011 MONTENEGRO


Marco Oliva per FUTBOLANDIA DREAMIN'

1 commento:

  1. FrancoCuoreToro

    Ho trovato questa news, ve la segnalo:

    Torino, contrattualizzati Aramu e Parigini
    Tre anni per i due giovanissimi talenti di scuola granata: è la prima volta


    COMPLIMENTI A VOI PER AVERLI SEGNALATI
    IN TEMPI NON SOSPETTI, BEN PRIMA CHE
    DIVENTASSERO APPETIBILI PER ALTRI CLUB

    FORZA TORO!!!

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