giovedì 4 novembre 2010

MARCUS PEDERSEN (1990) - Norvegia



È oggettivamente prematuro lasciarsi coinvolgere
dall'entusiasmo dei media norvegesi, che da un paio d'anni a questa parte
l'hanno ribattezzato "il Wayne Rooney di Scandinavia"
(Dagladet, quotidiano di Oslo); ma certo il giovane Marcus Pedersen
sembra essere uno dei prospetti più interessanti
dell'intero panorama nordico.

Il suggestivo (ma francamente esagerato) paragone è stato senz'altro alimentato dall'interesse mostrato da alcune importanti società della
Premier League: nel 2006, l'appena 16enne Pedersen fu opzionato 
dal Liverpool per un provino ad Anfield Road, e spesso si sono notati 
negli ultimi due anni emissari dei Reds allo stadio "Marienlyst" di Drammen, 
dove il ragazzo segnava con una certa puntualità con la maglia dello
Strømsgodset IdrettsforeningAnche i talent-scout di Blackburn Rovers, Newcastle, Sunderland, West Bromvich, Bolton e Sheffield Utd sono rimasti favorevolmente impressionati dalle qualità del promettente attaccante. 

Discreto fiuto del gol, tecnica individuale tutt'altro che disprezzabile, potenza 
e atletismo in un fisico compatto e solido, buona velocità nel breve ed interessante rapidità d'esecuzione: sono queste le caratteristiche annotate sui taccuini degli osservatori, per un ragazzo ancora acerbo ma dotato di carattere e sfrontatezza. Sa farsi rispettare nel gioco aereo, pur non essendo molto alto (180 cm), ed è dotato anche di un mortifero tiro dalla media distanza. 
La sua parabola ascendente è stata sinora frenata da una serie di acciacchi inopportuni, e proprio la fragilità strutturale (dovuta anche a qualche difficoltà di troppo nel mantenere il peso forma...) si è rivelata essere 
uno dei motivi per cui alcune società albioniche non si sono convinte 
sino in fondo ad investire su di lui.

Cresciuto nelle giovanili della sua città natale (Hamar), ha esordito nella prima squadra dell'Ham Kam a soli 14 anni, in amichevole. Promosso tra 
i titolari nella stagione 2007 da mister Arne Erlandsen in Adeccoligaen (Seconda Divisione Norvegese), a causa di costanti problemi muscolari scende in campo in sole 4 occasioni (debutto assoluto contro lo Skeid il 9 aprile 2007); ad ogni modo, i biancoverdi centrano l'accesso in Prima Divisione grazie al secondo posto finale, a sole quattro lunghezze dal Molde.

Anche la stagione 2008, l'anno dell'esordio per in Tippeligaen, è stato caratterizzato da una preoccupante catena di piccoli ma fastidiosissimi contrattempi; Pedersen riesce ad intravedere il rettangolo verde solo una volta in Coppa di Norvegia e cinque in Campionato, consolandosi con una rete prestigiosa il 9 luglio 2008, contro il Rosenborg, nella vittoria della sua squadra 2-1. L'Ham-Kam riesce ad inanellare 21 punti in 26 partite, un magro bottino che relega i Grønnbuksene all'ultima casella in graduatoria e ne sancisce il mesto ritorno in Seconda Divisione dopo appena 12 mesi.

Nonostante il Daily Mirror riveli che Blackburn Rovers e Sunderland abbiano fatto sondaggi con la società di Hamar per assicurarsene le prestazioni, Marcus viene acquistato dallo Strømsgodset a parametro zero. Il giovane attaccante debutta alla grande: Strømsgodset-Start 3-3, vernissage della Tippeligaen 2009 (15 marzo), e doppietta tra il settantunesimo e l'ottantasettesimo per pareggiare i due gol siglati dal costaricense Cristian Bolaños. Un altro doppio graffio letale si registra il 2 giugno, nella vittoria 2-1 contro il Brann Bergen, per uno sfolgorante inizio di torneo: nelle 12 giornate d'apertura, 5 reti e 3 assist nobilitano il computo nello score personale del biondino con la maglia numero diciannove sulle spalle. La stagione dei biancoblu riserva un buon dodicesimo posto finale, e Pedersen riesce a collezionare 10 gol in 24 presenze nella sua prima vera stagione da titolare.
Nella Tippeligaen 2010 l'esplosione definitiva: in coppia con il talento 
in orbita-Udinese Jo Inge Berget, Marcus viaggia ad un ritmo di 7 gol 
in 16 partite, oltre ai 4 gol in 3 partite nella Coppa di Norvegia, grazie ad un'intesa naturale col compagno di reparto. Le ottime prestazioni nel girone d'andata suscitano il forte interesse del nuovo manager dei Celtic Glasgow
il nordirlandese Neil Lennon, che decide di puntare su di lui per rinforzare la prima linea degli scozzesi dopo le ultime deludenti stagioni.  Ma a fine agosto 
il nuovo proprietario del Vitesse Arnhem, il business-man georgiano Merab Jordani (primo straniero ad acquistare un club nei Paesi Bassi), brucia 
la concorrenza dei club d'oltremanica e lo ingaggia per 1,2 £ di sterline. 

I gialloneri sono stati la squadra più attiva sul mercato in Eredivisie: oltre 
al norvegese, i dirigenti hanno messo nelle mani di coach Theo Bos l'olandese di proprietà dell'Arsenal Nacer Barazite, il portiere croato Matej Delac, arrivato dal Chelsea insieme a Rajkovic (lo scorso anno al Twente) e a Matic, il caucasico Guram Kashia e Laryea Kingston, ex Hearts of Midlothian, tutti poco prima dello stop alle operazioni, praticamente in extremis e (va detto) 
un po' alla rinfusa, a scapito di un progetto tattico compiuto. Ça va sans dire, 
i risultati non son stati affatto incoraggianti: dopo le prime undici giornate, 
il Vitesse naviga nella parte bassa della classifica, con un mediocre carniere di otto punti che vale la pericolosa terz'ultima posizione, a tre lunghezze dalla coppia "made in Rotterdam", la sorpresa (in negativo) Feyenoord (con tanto di clamoroso 0-10 subito in casa del PSV Eindhoven il 24 ottobre scorso, la più umiliante batosta nella storia di questo glorioso club, peggio anche del 2-8 rimediato nella tana dell'Ajax il 18 settembre 1983) e l'Excelsior. Pedersen ha firmato un contratto di quattro anni; ad oggi, non ha ancora avuto modo di ambientarsi poiché bloccato da un infortunio, l'ennesimo della sua breve ma già tormentata carriera, eppure i supporters geel-zwart hanno fatto in tempo a conoscerlo: gol al debutto, due minuti dopo essere apparso sul manto erboso -  24 ottobre 2010 - Arnhem, GelreDome Stadion
VITESSE ARNHEM - FC UTRECHT 1-4 [entra al 59' sullo 0-4 
al posto dello svedese Lasse Nilsson, segna al 61' con opportunismo]

Il CT Egil Olsen si è dichiarato favorevolmente colpito dalle qualità 
del ragazzo, e non c'è dubbio che appena avrà risolto i patemi fisici 
Pedersen sarà convocato nella Nazionale Maggiore.
NORVEGIA
Interessante il suo ruolino nelle selezioni giovanili:
dopo le 7 presenze nell'Under 15 (2005),
vanta 7 reti in 10 presenze nell'Under 16,
4 gol in 7 partite con l'Under 17
e 3 gol in 4 presenze con l'Under 21.

1 commento:

  1. JuRo:

    E' UN BEL GIOCATORE, MA TROPPO SFORTUNATO:
    PRATICAMENTE E' SEMPRE INFORTUNATO, IO CREDO
    CHE DEBBA ANCORA METTERE A POSTO LA STRUTTURA
    FISICA, MAGARI PERDENDO QUALCHE CHILO E DIMINUIRE
    IL PESO CHE LE GINOCCHIA SOSTENGONO

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