mercoledì 3 novembre 2010

Idee mancine: GARETH BALE (1989) - Galles

Il doppio confronto in Champions League
tra Inter e Tottenham
(4-3 e 1-3)
ha sancito la definitiva consacrazione
a livello internazionale
del gallese Gareth Frank Bale,
probabilmente il miglior laterale sinistro al mondo.


Non si puo’ certo dire che il giovane nativo di Cardiff sia un tipo a cui non piaccia mantenere le promesse:

“L’Inter qui soffrirà. Negli ultimi anni, White Hart Lane è diventato un campo complicato per le squadre che arrivano.
Non sarà diverso per l’Inter.  Nella gara di Milano - giocata in inferiorità numerica per quasi 80 minuti - abbiamo acquisito grande fiducia. Stavolta speriamo di giocare in 11 e di non partire male come è successo all’andata. L’Inter è campione d’Europa, vogliamo vedere quanto valiamo contro i migliori. Non c’è una sfida più grande di questa".

Detto, fatto. Prestazione mostruosa di incredi-Bale (così lo chiamano gli estasiati supporters), da 8 in pagella: due sgroppate micidiali sulla fascia sinistra e assist d’oro per gli attaccanti Peter Crouch (61’) e Roman Pavlyuchenko (89’), tanto per spegnere una volta per tutte le velleità di recupero dei nerazzurri dopo l’ennesima, straordinaria invenzione di
Samuel Eto’o all’80’. 

Dopo la tripletta siglata a San Siro, anche stasera il gallese ha umiliato l’irriconoscibile dirimpettaio Maicon (distrazioni merengues per lui?), facendo apparire meno peregrine le proposte fatte in estate da alcuni opinionisti, secondo cui Moratti avrebbe potuto monetizzare con la cessione del brasiliano al solito, grottesco Florentino Pérez, ed investire il ricavato Oltremanica.

Cresciuto alla Whitchurch High School, da piccolo pratica anche hockey e rugby prima di optare definitivamente per il calcio. Tutto sommato è una scelta inevitabile per lui, dato che questo sport gli scorre nelle vene: suo zio, infatti, è Christopher "Chris" Pike, attaccante gallese beniamino del pubblico durante la lunga carriera dipanatasi tra il 1980 e il 2001 (40enne!). 
In quel periodo, i tifosi dei "Dragons" guardavano con orgoglioso rispetto alla figura di Pike, dato che riuscì ad imporsi in Inghilterra col Fulham (tra il 1985 e 1989) e nella seconda parte del suo percorso con Hereford United (18 gol in 38 partite nel 1993-94, con tanto di tripletta al Colchester Utd rifilata...a tre portieri diversi!) e Gillingham (altri 13 timbri su un totale di 27 match disputati nella stagione successiva). Nel mezzo, diventò il trascinatore del Cardiff City (1989-1993), formando con il compagno Carl Dale una coppia-gol davvero ben assortita, oltre che prolifica (55 gol in 148 presenze per Chris).


Ad ogni modo, nel 2004 Bale viene notato
dai talent-scout del Southampton,
che decidono di tesserarlo il 1° luglio dell’anno successivo,
con i Saints appena retrocessi in Championship.

Adesso che è sulla bocca di tutti si fa fatica a crederlo, ma in realtà non sempre Gareth ha goduto di fiducia incondizionata: i primi tempi ai biancorossi, infatti, non furono affatto facili, dato che i dirigenti che lo osservavano giocare nelle giovanili non lo ritenevano all'altezza di un campionato tosto come la seconda divisione inglese, in cui vige un frenetico "kick and run" e dove certi leziosismi e ghirigori con il pallone è meglio risparmiarseli.
I dubbi riguardavano soprattutto la tenuta caratteriale, con Bale bravissimo a lasciar intravedere tutto il suo potenziale in allenamento, che però non sempre corrispondeva ad un adeguato contributo nelle partite "vere".

Gli fu imposto addirittura un "match-ultimatum" contro il Norwich City, in cui il ragazzo fu stimolato a tirar fuori grinta e cattiveria agonistica per dimostrare che fosse pronto per calcare palcoscenici più impegnativi.
L'allora 15enne Bale colse con coraggio la sfida, senza demoralizzarsi, scendendo in campo molto determinato e guadagnandosi una borsa di studio in virtù della buona prestazione fornita.

Forse è proprio quest'episodio la causa della ammirevole umiltà con cui si pone verso l'esterno, bravo a stigmatizzare con sorrisetti e scrollatine di spalle i tanti complimenti che gli piovono addosso da un paio d'anni a questa parte.
A chi gli ricorda l'accaduto, Gareth risponde pacatamente che c'era anche un problema di sviluppo:
"Le mie ossa crescevano troppo velocemente e così i muscoli posteriori della coscia erano troppo tirati e mi dovevano massaggiare in continuazione la schiena per lenire il dolore. Ma in quella gara la pressione mi spinse a fare il massimo e a dare tutto e alla fine il mio coraggio venne ripagato, perché i dirigenti decisero di tenermi”.


Il debutto in Prima Squadra è datato 17 aprile 2006:
a 16 anni e 235 giorni è in campo nel 2-0 rifilato al Milwall.


Il Tottenham Hotspur se lo aggiudica per circa 5 milioni £ di sterline
il 25 maggio del 2007, e lo fa esordire tre mesi dopo (26 agosto):
il mister olandese Martin Jol decide di schierarlo titolare nella sconfitta 0-1 contro il Manchester United all’Old Trafford, posizionandolo avanzato a centrocampo con il coreano Lee Young-Pyo a coprirgli le spalle.


Sei giorni dopo è già tempo di primo gol in Premier League, siglato al 61’ allo stadio Craven Cottage in uno spettacolare 3-3 tra Fulham e Spurs. Altra rete due settimane dopo: il 15 settembre porta in vantaggio il Tottenham direttamente da calcio di punizione (15’), prima che una doppietta di Emmanuel Adebayor e un gol di Cesc Fàbregas permettessero all’Arsenal di espugnare il White Hart Lane.

Un brutto fallo di Fabrice Muamba nella gara contro il Birmingham City
(2 dicembre 2007) gli procura un infortunio ai legamenti della caviglia destra, che lo tiene lontano dai campi per buona parte della stagione, stoppando sul nascere un promettentissimo crescendo di prestazioni convincenti.


La prima stagione si chiude con un bilancio di 8 presenze e 2 reti in campionato, sommate alle 5 apparizioni nelle coppe (2 in FA Cup e 3 in Coppa UEFA) ; il 24 febbraio 2008 arriva anche il primo trofeo vinto in carriera, la Football League Cup conquistata nella finale di Wembley contro il Chelsea di Avraham Grant (2-1 ai supplementari, Berbatov e Woodgate a ribaltare l'iniziale vantaggio firmato dal solito Didier Drogba).
In questa competizione, Gareth contribuisce con una sola, importante presenza nel Terzo Turno contro il Middlesbrough, in cui firma con un gol il tabellino dei marcatori (2-0 il finale).

Dopo le 30 partite complessive giocate nel 2008-2009, l’anno scorso coach Harry Redknapp ha deciso di puntare ad occhi chiusi su di lui, affidandogli le chiavi della corsia mancina degli Spurs
(nominato "Barclays Player of the Month" nel mese di aprile):
34 presenze totali e 3 gol rifilati ad Arsenal (vittoria 2-1 il 14 aprile 2010),
Chelsea (altro 2-1 “eccellente” tre giorni dopo) e Burnley FC
(ultima giornata, sconfitta 2-4 al Turf Moor del 9 maggio 2010). 


Bale puo' giocare indifferentemente sia terzino che centrocampista laterale sinistro, grazie ad un'invidiabile prestanza fisica che gli permette di coprire tutta la fascia per novanta minuti senza cedimenti o cali di tensione particolari.


Titolare inamovibile nel Galles, Gareth è considerato dagli entusiasti commentatori albionici l’erede dell’irripetibile (a nostro avviso) fuoriclasse Ryan Giggs; lo scorso settembre ha vinto il prestigioso riconoscimento della FAW come "Miglior Giocatore Gallese dell'Anno".

Il 7 maggio 2010 ha firmato un nuovo contratto quadriennale, premio della società per il raggiungimento della qualificazione in Champions League in virtù del 4° posto in campionato, bruciando nel finale l'inutile rincorsa di Manchester City, Aston Villa, Liverpool ed Everton.

Anche in questa stagione è partito alla grande, disimpegnandosi egregiamente come esterno sinistro avanzato rispetto al compagno di fascia camerunense Assou-Ekotto, che invece gioca un po' più bloccato sulla terza linea a 4 di Redknapp.

Dopo la doppietta siglata contro lo Stoke City nel 2-1 del 21 agosto 2010 (prima una fortunosa deviazione su rimpallo, poi un bel sinistro al volo insaccato all'incrocio dei pali), entra in tutte e quattro le azioni da gol che portano il Tottenham a sbarazzarsi degli svizzeri dello Young Boys nel preliminare di Champions (4-0 in casa e 6-3 di aggregate). 

Poi è arrivato il momento di scatenarsi contro i campioni d'Europa in carica...

Ecco la lista dei suoi 3 gol in Nazionale (in 27 presenze complessive):


7 ottobre 2006 - Cardiff, Millennium Stadium [Qualificazioni EURO 2008]
GALLES-SLOVACCHIA 1-5

28 marzo 2007 - Cardiff, Millennium Stadium [Qualificazioni EURO 2008]
GALLES-SAN MARINO 3-0

12 ottobre 2010 - Basilea, St. Jakob Park [Qualificazioni EURO 2012]
SVIZZERA-GALLES 4-1



Marco Oliva per FUTBOLANDIA DREAMIN'

2 commenti:

  1. giocatore spaventoso, è in uno stato di forma eccezionale: Inter brutalizzata

    sarebbe servito tantissimo al Milan, tra Zambrotta e Antonini!

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