sabato 6 novembre 2010

Low cost: JELLE VOSSEN (1989) & MARVIN OGUNJIMI (1987)

In Belgio il KRC Genk continua a sognare,
confidando nella prolificità
dei giovani attaccanti
cresciuti nel vivaio




La Jupiler Pro LeagueDivision I 2010-2011, campionato belga,
sta offrendo grosse sorprese: tutti si aspettavano di scoprire
chi l’avrebbe spuntata nella “solita” lotta a tre Anderlecht, Standard Liège
e Club Bruges… e invece è venuto fuori il Koninklijke Racing Club Genk
tra l’indifferenza generale. 

La squadra della “Cristal Arena” (25.000 spettatori ca.) è in effetti stata l’ultima capace di spezzare la dittatura della triade, vincendo il campionato nove anni fa (2001-2002); è dal 1999/2000, infatti, che i bianco-malva di Bruxelles dettano legge, trovando come unici ostacoli sulla loro strada proprio i succitati “Blau en Zwart” dalle Fiandre nel 2002/2003 e 2004/2005
e i “Les Rouches” della Vallonia nei due titoli consecutivi 2008 e 2009.

In quell’indimenticabile 2002, il Genk riuscì nell’impresa soprattutto grazie alle reti del bomber Wesley Sonck, capocannoniere indiscusso in virtù dei
30 gol stagionali, che gli valsero l’interessamento e il successivo acquisto
(2003-2004) del prestigioso Ajax, coadiuvato dal burkinabé
Moumouni Dagano (21 volte sul tabellino dei marcatori).

Anche nell’anno del primo storico titolo nazionale 1998-99, furono decisive le realizzazioni di una coppia d’attacco molto bene assortita, quella formata dal croato Branko Strupar e dal guineano Souleymane Oulare, che con i loro 35 gol complessivi (18 e 17) salirono sul podio degli scorers alle spalle del gigante ceko Jan Koller (24 con il Lokeren).

Quest’anno la storia potrebbe ripetersi: si è affacciato agli onori delle cronache, infatti, un altro binomio molto interessante formato da giovani prodotti dei vivai locali, Jelle Vossen (classe 1989) e Marvin Ogunjimi (1987), di origini nigeriane ma belga di nascita.

In realtà il vero finalizzatore è Vossen, con il compagno bravo ad aprirgli gli spazi e a giocare in suo appoggio, essendo in origine un esterno d’attacco più che una punta. I due si trovano ad occhi chiusi, anche grazie al prezioso contributo del giovanissimo centrocampista Kevin de Bruyne (1991), la cui grande abilità tecnica è molto utile in fase di costruzione della manovra, tanto da essere soprannominato dai tifosi “il nuovo Steven Defour”, il quale s’impose proprio nel Genk tra il 2004 e il 2006, anche se con caratteristiche tecnico-tattiche diverse: il diciannovenne nativo di Drongen è infatti a suo agio soprattutto nel partire come esterno offensivo sulla mancina per accentrarsi col suo morbido piede destro, ma all'occorrenza è abile nel disimpegnarsi come interno.




Grandi meriti vanno riconosciuti anche all’allenatore Frank Vercauteren, riuscito a ricompattare un ambiente depresso subentrando l’anno scorso ad Hein Van Haezebrouck con la squadra in piena zona retrocessione: un’ottima seconda parte di stagione portò alla risalita fino al 11° posto finale, con tanto di qualificazione ai Preliminari di Europa League ottenuta nei playoff primaverili contro le meglio classificate Mechelen, Standard Liège,
Cercle Brugge e Germinal Beerschot.

Quest’anno le cose sembrano andare ancora meglio, con una sorprendente partenza-sprint fatta di nove vittorie nelle prime undici giornate (compreso un netto 4-2 rifilato allo Standard). L’inevitabile rallentamento, a causa di un progressivo calo di condizione fisica, si sta verificando proprio in quest’ultimo periodo, con la doppia sconfitta patita in casa del KV Kortrijk (0-1 il 22 ottobre) e a domicilio ospitando i campioni dell’Anderlecht (1-2 nove giorni dopo, con reti avversarie siglate da Kljestan e dal solito Romelu Lukaku), a cui è seguito il pareggio di stasera a Westerlo (1-1 con l’israeliano Elyaniv Barda a pareggiare su invito di Vossen lo svantaggio marcato da Dekelver) . 

Il Genk resta solitario in testa alla classifica con 30 punti in quattordici partite giocate, ma adesso rischia per la prima volta l’aggancio dei favoritissimi bianco-malva (distanti tre lunghezze), impegnati domani nel big-match casalingo con il deludente Bruges di questo inizio campionato e pronti a ristabilire le gerarchie anche nelle successive giornate. Difficile che l'attuale capolista riesca a tenere lo straordinario ritmo di partenza, ma certo il giovane club (nato nel 1988, in seguito alla fusione tra Waterschei Thor
e K.F.C. Winterslag, fondate rispettivamente nel 1919 e nel 1923, con la prima capace di vincere due Coppe Nazionali) è motivo d'orgoglio per una delle tifoserie più appassionate dell'intero Paese, una squadra ambiziosa e temeraria anche nel lanciare come estremo difensore titolare uno sbarbatello, per quanto interessante (Thibaut Courtois, nato l'11 maggio 1992), dopo aver subito lo scippo di Dennis Praet e aver blindato qualche mese dopo Umberto Carvalho, tutti prodotti di un fertile vivaio.




Aspettando la prevedibile 'remontada' dell'Anderlecht, l’inizio travolgente dei biancoblu è stato scandito dalle puntuali realizzazioni di Jelle Vossen, agile e compatta prima punta pronta ad arretrare per fungere da punto di riferimento per i compagni; un furbo opportunista degli ultimi sedici metri, letale soprattutto nei tagli partendo dalla trequarti, con un tiro secco e preciso anche dal limite dell'area di rigore, nato a Bilzen (nella provincia fiamminga di Limburgo) il 22 marzo 1989Figlio d’arte (il padre è quel Rudy Vossen che ricopriva il ruolo di terzino sinistro nello Charleroi e nello stesso Genk qualche anno fa), Jelle inizia a dare i primi calci ad un pallone nelle giovanili del
SK Eigenbilzen (tra il 2001 e il 2004), prima di essere notato dal
K.S.K. Tongeren, che lo porta nella cittadina sul fiume Geer nella stagione 2004-2005.

E’ qui che viene segnalato agli osservatori del Genk, che gli propongono un provino superato alla grande dall’appena sedicenne attaccante, tanto da fruttargli il tesseramento per la squadra Under 17. I primi anni nelle Fiandre sono fatti di alcune sporadiche apparizioni a partita in corso, con l’esordio assoluto in campionato datato 3 novembre 2006: il Genk stravince in casa 4-0 contro il malcapitato GB Antwerpen, così il mister Hugo Broos si sente tranquillo prima di buttarlo nella mischia all’81’ al posto di Kevin Vandenbergh. Nel primo campionato le presenze saranno otto, con tanto di primo gol nella massima serie siglato il 24 febbraio 2007 nel 3-0 casalingo al KSV Roeselare, con Vossen a timbrare il cartellino all’88’, nove minuti dopo l’entrata in campo in sostituzione di Ljubojevic.

Nelle successive stagioni arriveranno 7 reti in 37 spezzoni di partita,
debuttando anche nella Nazionale Under 21
del CT Jean-Francois de Sart il 27 marzo 2009:
BELGIO-SVEZIA 2-1
(entra al 46’ al posto di Villano,
insieme all’attuale centrocampista del Cagliari Radja Nainggolan)

Nel tentativo di procurargli maggiori opportunità di crescita, il Genk l’anno scorso ha deciso di mandarlo in prestito al Cercle Brugge: l’inizio è ottimo, condito da 4 reti in 9 gettoni di presenza, prima che un fastidioso infortunio ne pregiudicasse il promettente rendimento, con 3 mesi di stop forzato e un successivo, difficile rientro in cui mette nel carniere altre 3 realizzazioni in 10 match e 2 reti in 6 apparizioni in Beker van België (Coppa Nazionale Belga).

Il debutto con la nuova squadra era stato bagnato subito
con una doppietta, il 12 settembre 2009:
RSC Charleroi-Cercle Brugge 0-4
(79’ e 84’ Vossen, che gioca in appoggio all’esperto ucraino Oleg Iachtchouk)

Al rientro, quest’anno l’incontro con coach Vercauteren lo ha sbloccato definitivamente, anche grazie alla fiducia che ha sentito sin dal ritiro pre-campionato: 14 reti in queste prime 14 giornate, capocannoniere indiscusso ed inedito rifinitore anche per i compagni (5 assist a corredo), sommate ai 4 timbri in 3 match valevoli per i Preliminari di Europa League (due doppiette: ai finlandesi dell’Inter Turku nell’1-5 del 29 luglio e quella prestigiosa nella sconfitta 2-4 all’Estádio do Dragão di Oporto il 26 agosto 2010).

Un bottino impressionante, specie se si considera che in Jupiler League ha segnato ininterrottamente dalla prima (1° agosto, doppietta decisiva nel 2-1 al GB Antwerpen) alla nona giornata (25 settembre, gol del vantaggio nel 3-0 allo SV Zulte Waregem), con quattro doppiette (oltre a quella già citata, le altre le ha rifilate a Lierse SK, Lokeren e St. Truiden) e una capacità di giocare sia da finalizzatore straordinario, quando è in coppia con Ogunjimi,  che in reciproco appoggio al mancino israeliano Elyaniv Barda (classe 1981), una preziosa alternativa offensiva intercambiabile con entrambi i colleghi di reparto, oltre che utile in caso di tridente (con Vossen rifinitore più arretrato) e buon assist-man.


Puntuali hanno cominciato a squillare le sirene di Eredivisie (Twente su tutte, interessato al’acquisto già da un paio d’anni) e Premier League, con l’Everton alla costante ricerca di un bomber di razza su cui puntare.
Voci di corridoio riferiscono di ammiccamenti dalla nostra Serie A, con Fiorentina, Genoa e Bologna a far sondaggi lì nelle Fiandre...

Vossen ha esordito in Nazionale maggiore nella sfortunata
sconfitta casalinga contro la fortissima Germania di Joachim Löw
(soli 7’ minuti in campo, al posto dell’impalpabile Timmy Simons),
andando in rete alla terza presenza:

Bruxelles, 12 ottobre 2010
BELGIO - AUSTRIA 4-4
Un clamoroso batti e ribatti: al 12' Vossen porta in vantaggio il Belgio (su bell'assist di Ogunjimi, l'intesa dei due tra Genk e Nazionale è sempre ottima), pareggia Scheimer due minuti dopo (14') e sorpasso grazie ad Arnautovic al 30'; rispondono i "Diavoli Rossi" con Fellaini al 47', ma Scheimer bissa la sua firma nel tabellino al 63' - i padroni di casa provano l'allungo decisivo in due minuti: all'87' Ogunjimi e all' 89' Lombaerts fanno esplodere il Koning Boudewijnstadion, ma la gioia è strozzata in gola dopo soli 3 minuti - Harnik, mandato in campo all' 88' (!) da mister Didi Constantini come mossa disperata, decide che non è ancora finita, e al terzo minuto di recupero firma il definitivo, spettacolare pareggio.
BELGIO-AUSTRIA 4-4: Ogunjimi (mumero 9) e Vossen (10) coppia d'attacco

1. LOGAN BAILLY [1985]
2. TOBY ALDERWEIRELD [1989] (46' DEDRYCK BOYATA [1990])
4. VINCENT KOMPANY (c) [1986]
5. JAN VERTONGHEN [1987]
6. TIMMY SIMONS [1976] (73' ROMELU LUKAKU [1993])
7. AXEL WITSEL [1989]
8. MAROUANE FELLAINI [1987] (81' EDEN HAZARD [1991])
9. MARVIN OGUNJIMI [1987]
10. JELLE VOSSEN [1989]
11. JONATHAN LEGEAR [1987]
14. NICOLAS LOMBAERTS [1985]


I due talenti più promettenti del Paese, Hazard e Lukaku, son partiti dalla panchina per poi entrare entrambi nell'ultimo, sorprendente quarto d'ora. Un vero peccato per il giovane Belgio: dopo l'incredibile sconfitta della Turchia di Guus Hiddink in Azerbaigiàn, quel 4-3 allo scadere poteva valere il secondo posto dietro la Germania già in fuga e a punteggio pieno. In questa partita, Vossen ha cominciato come titolare nell'undici schierato da Georges Leekens, a fianco del suo compagno di squadra di origini nigeriane Marvin Ogunjimi, che aveva il numero 9 sulle spalle: il suo bottino è ancora migliore di Jelle, dato che ha siglato 3 reti in 2 presenze in Nazionale.



Astana, 8 ottobre 2010 - qualificazioni Europei 2012 - GRUPPO A

KAZAKISTAN - BELGIO 0-2 [51' e 69' Ogunjimi]
Ricorderà a lungo questo giorno, l'attaccante di origini nigeriane Marvin Ogunjimi: una doppietta all'esordio in Nazionale, al di là del valore non eccezionale degli avversari, è una cosa che non si dimentica, per giunta subentrando nel secondo tempo dalla panchina.


I "Diavoli Rossi" di Georges Leekens erano alla disperata ricerca di punti, dopo il brutto inizio che ha seriamente pregiudicato il cammino verso Polonia-Ucraina 2012: a seguito della prevedibile sconfitta nell'esordio casalingo del 3 settembre scorso a Bruxelles, 0-1 dalla Germania con rete del solito Klose, il Belgio cercò il riscatto quattro giorni dopo ad Istanbul, ma la doppietta del difensore centrale Van Buyten fu vanificata dalle reti di
Hamit Altıntop, Semih Şentürk e Arda Turan che regalarono il definitivo 3-2 alla Turchia.


Il quasi 23enne Marvin (ha festeggiato il suo compleanno quattro giorni dopo) ha acceso una partita molto scialba: subentrato al 46' all'attesissimo ma deludente Romelu Lukaku, a fianco del compagno di club Vossen, ha siglato due reti fondamentali, da buon opportunista dopo le corte deviazioni del portiere kazako Andrei Sidelnikov.


Ma da dove viene questo giovane "colored" in maglia rossa?


Cresciuto nelle giovanili del SK Rapid Leest (squadra della provincia di Antwerp, Anversa, come la città natale di Marvin), nell'estate del 2005 viene notato dagli osservatori del KRC Genk: nonostante la giovane età, il nuovo arrivato riesce a collezionare 8 presenze, anche se quasi tutte partendo dalla panchina. Purtroppo, a causa di un brutto infortunio è costretto a saltare l'intera stagione successiva, in cui il Genk sfiora l'impresa di vincere il campionato, classificandosi secondo a sole 5 lunghezze (77 a 72) dall'Anderlecht; nel tentativo di rilanciarlo, il club lo manda in prestito nella vicina Olanda, all' RKC Waalwijk, a disputare la Eerste Divisie (Seconda Divisione).

La scelta si rivelerà essere più che azzeccata, dato che in quella stagione 2007-2008 Ogunjimi riuscirà a siglare 10 reti in 27 presenze complessive, imponendosi gradualmente da titolare e cominciando a spostare il suo raggio d'azione verso il centro dell'area di rigore, dopo gli inizi come esterno sinistro nel 4-3-3.
I gialloblu chiuderanno la stagione con ben 77 punti, in vetta alla classifica in coabitazione col Volendam: dopo aver superato agevolmente l'MVV Maastricht nel Round 2 dei play-off promozione (0-1, poi doppia vittoria 2-0 e 4-0 nelle tre sfide), la cavalcata verso la Eredivisie dell'RKC Waalwijk si ferma dinnanzi allo scoglio gialloverde dell'Ado Den Haag, che vincerà 2-1 la decisiva terza partita a seguito del doppio pareggio 1-1 e 2-2 nei match precedenti.


Ogunjimi torna rinfrancato alla base, contribuendo con 17 presenze e 3 reti all'ottavo posto del Genk nella Jupiler League 2008/2009.


E' pero grazie alla vittoria nella Coppa di Belgio (varrà ai biancoblu la qualificazione in Europa League dell'anno dopo) che il ragazzo conquista definitivamente i tifosi: il 23 maggio 2009, una sua doppietta decide la finale contro il Mechelen, un secco 2-0 firmato per ironia della sorte contro la squadra della sua città natale.




Spinto dall'inaspettato exploit, Marvin vivrà nella stagione successiva la sua definitiva consacrazione, nonostante il deludente 11° posto con cui il Genk concluderà la Jupiler Pro League 2009/2010 (a causa di un inizio difficoltoso che sancì anche un cambio in panchina, come abbiamo visto in precedenza). Infatti, riesce a mettere a segno ben 14 reti complessive (in 29 presenze), con 7 reti nella stagione regolare (15 per il capocannoniere Lukaku) ed altre 2 decisive realizzazioni nello spareggio per l'Europa League col Westerlo (segnando sia nel 2-1 dell'andata che nel 3-2 del ritorno, una doppia vittoria che regala l'ennesima qualificazione in Europa alla squadra guidata dal 3 dicembre 2009 da Franky Vercauteren).

Marco Oliva per FUTBOLANDIA DREAMIN'

3 commenti:

  1. la Fiorentina ha offerto 4,5 milioni di € per prenderlo!! Speriamo bene, mi sembra una buona alternativa a Mutu

    DARIO'66

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  2. spero lo prenda il genoa Vossen

    comunque il portiere a 18 anni è già titolare? possibile?

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  3. Kevin De Bruyne è un grandissimo talento,
    lo insegue da tempo il Chelsea ma spero
    lo prendano qui in Italia - alla Juventus
    di Antonio Conte ed alla Roma di Luis Enrique
    lo vedrei benissimo - Courtois è un signor
    portiere, ed anche Vossen sarebbe un acquisto
    intelligente, secondo me a gennaio si muove

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