lunedì 4 luglio 2011

Piccole perle dal Salento: Francesco Di Mariano (1996) & Yuri Meleleo (1997)

VIVAI DOC - LECCE
Nell’ultimo decennio, il vivaio dell’Unione Sportiva Lecce
si è imposto all’attenzione generale
come uno dei più prolifici dell’intera Penisola,
rivelandosi un autentico fiore all’occhiello
per la società di Via Templari. 

L’apprezzabile lavoro svolto in questo scorcio d’inizio millennio verosimilmente rappresenterà una solida base su cui ripartire con passione verso le prossime stagioni, specie alla luce di un periodo controverso negli alti piani dirigenziali, con le recenti dimissioni dello storico amministratore delegato Claudio Fenucci (approdato alla Roma dopo quindici anni di onorato servizio in terra pugliese) e una sensazione latente di confusione
che non lascia ben sperare.

Gli straordinari successi degli ultimi anni (due scudetti Primavera consecutivi nel 2003 e nel 2004, due Coppe Italia e due Supercoppe Italiane nella stessa categoria, filotto inaugurato dalla coppa nazionale Giovanissimi nel 2001/02) rappresentano una garanzia credibile per continuare a guardare al futuro con coraggio e ottimismo; e lo sa bene Roberto Alberti, responsabile e coordinatore generale del settore giovanile dal luglio 2009, concorde riguardo la visione di Arrigo Sacchi secondo cui “la ricetta per la crisi del calcio italiano è quella di ripartire dai giovani”. In quest’ottica, andiamo a conoscere due dei gioiellini giallorossi più luminosi, la coppia-gol tutta tecnica e fantasia dei Giovanissimi Nazionali agli ordini di mister Claudio Luperto:
il fantasista siciliano Francesco Di Mariano
e il guizzante salentino Yuri Meleleo,
autori di ventotto reti (quindici per il primo, tredici per il secondo)
nel Girone G del Campionato 2010-2011.



nome: FRANCESCO
cognome: DI MARIANO

data di nascita: 20 aprile 1996
luogo di nascita: Palermo [Sicilia, ITALIA]

ruolo: Trequartista
piede preferito: destro

Altezza: 177 cm
Peso: 68 kg

Squadra attuale: US LECCE
[Giovanissimi Nazionali – Girone G]
Numero di maglia # 10

Strano destino, quello del quindicenne palermitano: in questa stagione si è ritrovato a recitare giocoforza la parte del giustiziere contro la squadra della sua città natale, estromessa dalla Fase Finale Nazionale proprio a causa delle ottime prestazioni da lui fornite. Gli scherzi del calendario nel girone G hanno infatti messo di fronte Lecce e Palermo nell’ultima giornata della Regular Season, con le due squadre distanziate in classifica di un solo punto
(a favore dei giallorossi) nella corsa verso l’agognato terzo posto, valido per l’ammissione ai turni successivi ad eliminazione diretta. Lo scorso 17 aprile, nel campetto del capoluogo siciliano di via Gaetano La Loggia, i sogni dei baby-rosanero di Antonello Capodicasa si sono infranti contro l’organizzatissima compagine salentina, capace addirittura di portarsi in vantaggio dopo soli nove minuti con un penalty guadagnato da Meleleo
(fallo dell’esterno sinistro Domenico Patti, scuola SC Adelkam - Alcamo) e trasformato con freddezza dal numero dieci Di Mariano, bravo a spiazzare l’attento Riccardo Pellitteri. Il pareggio in bello stile dopo pochi minuti su preciso diagonale del classe ’97 Francesco Bonfiglio è stato dunque inutile, anche perché le scorribande e gli scambi negli spazi stretti del duo offensivo avversario hanno tenuto in costante apprensione la retroguardia dei padroni di casa, allentandone il forcing disperato e improduttivo alla ricerca del gol-qualificazione (1-1 il risultato finale). Vanificata così la splendida rincorsa intrapresa dai siciliani nella seconda parte del campionato, potendo avvalersi del miglior attacco tra tutte le tredici contendenti con ben sessantatré reti realizzate in ventiquattro match complessivi.

D’altronde il giovane ‘Checco’ era uno spauracchio ben noto sin dal mese di dicembre, quando è risultato essere ancor più letale nella partita d’andata sul sintetico del ‘Giuseppe Colaci’ di Calimera, realizzando una tripletta da applausi con cui i ‘Lupi’ di Luperto hanno costruito un netto e meritatissimo successo (3-0) sulle ‘Aquile’ sicule.

L'ironia un po’ beffarda del fato è accentuata dal fatto che il talentuoso Francesco Di Mariano, trequartista con buoni colpi e dalla progressione fulminante, avrebbe potuto vestirsi di rosanero appena qualche mese fa, quando i dirigenti locali (insieme a quelli della Lazio) cominciarono a guardare con grande interesse alle gesta di questo ragazzino talvolta immarcabile tra i campetti dei Giovanissimi Regionali Sicilia con la maglia dell'US Palermo S.r.l., la scuola-calcio gestita dalla leggenda locale Totò Schillaci, indimenticabile fromboliere nelle Notti Magiche di Italia ’90.

Aggregato sotto-età alla squadra dal lungimirante mister Giuseppe De Domenico, sin dagli esordi lascia intravedere un potenziale grezzo ma piuttosto brillante. Il suo nome comincia a balzare agli onori delle cronache cittadine nella primavera del 2009, quando sul sintetico del ‘Louis Ribolla’ si scatena letteralmente contro il Cei A.S.D.C. nel primo turno dei play-off regionali, mettendo lo zampino in tutte le quattro reti biancazzurre per sciorinare tutto il repertorio tecnico di cui dispone: un sinistro preciso in diagonale ad inizio match per sbloccare il punteggio, un assist illuminante per il compagno Kovadio, un cross deviato in rete dallo sfortunato avversario Buzzanca (autore del momentaneo 2-1) e una punizione chirurgica dal limite dell’area, a conclusione di una partita fatta di movimento continuo tra le linee e improvvisi bagliori di classe che lasciano a bocca aperta i presenti, nonostante i tredici anni ancora da compiere. In effetti, al di là delle giocate di pregevole fattura, è proprio il carattere e l’innata sfrontatezza del ragazzino a sorprendere maggiormente gli osservatori, in particolare quella capacità di proporsi come uno dei leader in campo nonostante l’età tanto verde.

L’allenatore decide di concedergli ancor più fiducia nella stagione successiva, augurandosi di ottenere una reazione matura che non lo portasse a montarsi prematuramente la testa. Così, nel 2009-2010 Di Mariano si consolida come trascinatore della squadra, vincitrice con merito del Girone C con 53 punti totali anche grazie ai suoi dribbling funambolici e alle sgroppate palla al piede verso la porta avversaria, spesso finalizzate in prima persona. Da ricordare, tra le altre, la giornata del sorpasso in classifica ai danni dell’Atletico Bagheria il 25 ottobre 2009, quando un preciso passaggio per smarcare l’attaccante Leone e soprattutto un pallonetto da centrocampo a scavalcare l’incolpevole estremo difensore a dieci minuti dal termine sanciscono l’inaspettato 2-1 contro i temibili avversari. Superati senza estremi patemi gli ostacoli dei primi turni nei play-off in aprile (7-0 sul malcapitato Pro Calcio Ficarazzi, 4-0 con il Finale e 2-1 ai danni del Don Carlo Lauri Misilmeri), la vigorosa cavalcata del Palermo S.r.l. e del suo fantasista si è interrotta bruscamente ai quarti di finale al cospetto dell’ASD Pantanelli, capace di vincere 4-1 sfruttando la tripletta del bomber Antonino Di Mauro, quest’anno trascinatore con il centrocampista napoletano Giovanni Nappo (originario di San Giuseppe Vesuviano) del Catania Giovanissimi che ci rappresenterà come unica compagine italiana nella prestigiosa vetrina della Manchester Premier Cup 2011.

Smaltita l’amarezza, in estate il giovane palermitano ha preparato le valigie per sbarcare sul continente e vestire la casacca del Lecce, la società più tempestiva e decisa nell’assicurarsi il suo cartellino nonostante un’agguerrita lista di pretendenti. Non è passato molto tempo prima di confermare le proprie lusinghiere credenziali e conquistare anche il pubblico caloroso del “tacco d’Italia”: ottenuta in allenamento la fiducia dell’allenatore Claudio Luperto e del maestro di tecnica Raimondo Marino, Francesco ha cominciato alla grande il campionato e dispensato magie sui rettangoli verdi del succitato Girone G. Autore del primo gol all’esordio in un arroventato derby di settembre (0-2 in casa del Foggia: del galatinese Mattia Persano l’altra firma sul tabellino dei marcatori), il trequartista isolano ha firmato due doppiette consecutive nei successivi impegni contro Salernitana (3-1) e Vibonese (4-1), preziose nel garantire ai giallorossi l’iniziale leadership a punteggio pieno.

Un lieve calo psico-fisico dei giovani ragazzi salentini è stata la causa principale di una mini-crisi di risultati (con tanto di 1-3 inflitto a domicilio dal Bari, vittorioso anche al ritorno per 4-3 alla ventesima giornata, malgrado il numero dieci leccese fosse andato in rete sia nella prima che nella seconda sfida), alla lunga però determinante per il terzo posto finale, con la stessa Salernitana e il Catania brave ad approfittare e a mettere fieno in cascina in termini di punti. Ad ogni modo, Francesco Di Mariano riesce a guadagnarsi la fascia da capitano e si rivela essere uno dei migliori calciatori in assoluto del panorama nazionale di categoria, tanto da farsi notare dagli occhi vigili dei tecnici federali e meritarsi la convocazione in maglia azzurra per il tradizionale Torneo Giovanile di Natale (Coverciano, 27-30 dicembre 2010) insieme al partner Yuri Meleleo e al difensore Sebastiano Luperto.

Impressionato dalla sua verve, il CT Antonio Rocca si convince senza remore ad aggregarlo all’Italia Under 16 per la trasferta in terra lusitana in vista del Torneio da Federação Holandesa - Algarve
(4-8 febbraio 2011), il più giovane del gruppo insieme all’attaccante del Torino Vittorio Parigini.
Gli ‘Azzurrini’ fanno una bellissima figura, trascinati dal folletto empolese Emanuele Rovini, mentre pochi mesi dopo arriva per Di Mariano l’ennesima soddisfazione nella stessa rappresentativa, stavolta impegnata in Ucraina per il X Memorial ‘Viktor Bannikov’.

Le tante ovvie assenze, in virtù della concomitanza delle Final Eight in giugno dei Campionati Allievi e Giovanissimi, costringono stavolta il Commissario Tecnico a presentarsi in Oriente con la squadra più inesperta del’intero lotto 

di partecipanti, rimaneggiata in molti reparti e costituita da tanti classe ’96 
come il difensore blucerchiato Luigi Luciani e l’intero pacchetto offensivo
(il milanista Michael Fabbro, il cagliaritano Antonio Loi e gli stessi 
Di Mariano e Parigini). Chiuso il Gruppo B prevedibilmente senza vittorie 
(0-0 con la Polonia, 0-2 dalla Turchia e 0-1 in favore dei vice-campioni russi),
questa Under 16 ‘sperimentale’ è riuscita comunque a strappare il settimo posto, battendo 2-0 la Bielorussia grazie al colpo di testa del difensore algherese Dario Del Fabro, autorevole nell’incornare al quarto minuto
della ripresa un calcio di punizione appena fuori area, e al pescarese
Marco Di Benedetto nel finale.


nome: YURI
cognome: MELELEO

data di nascita: 24 aprile 1997
luogo di nascita: Maglie, provincia di Lecce
[Puglia – ITALIA]

ruolo: Seconda punta
piede preferito: ambidestro

Altezza: 171 cm
Peso: 69 kg

Squadra attuale: US LECCE
[Giovanissimi Nazionali – Girone G]
Numero di maglia # 9

L’affiatamento del binomio Meleleo-Di Mariano, costruito nel corso di questa stagione sull’essenza della tecnica individuale di cui entrambi sono dotati,
è stata senz’altro una delle note più positive per il settore giovanile del 
Lecce 2010-11. I due prospetti meridionali hanno reso la vita difficile a quasi tutte le difese nel Girone G dei Giovanissimi Nazionali, scompaginandone i piani tattici ed imperversando lungo tutto il fronte offensivo, grazie alla capacità di partire da lontano per dare respiro alla manovra sviluppata dai compagni e allo stesso tempo non fornire punti di riferimento ai marcatori 
centrali avversari.

Fresco quattordicenne, il vivace Yuri è l’unico classe 1997 della rosa a disposizione di Claudio Luperto insieme al collega di reparto Luigi Stefani’, gallipolino più grande d’età di soli tre mesi e buona alternativa nelle rotazioni dei titolari, bravo a farsi trovare pronto e assicurare quattro squilli sotto porta nel corso della Regular Season.

La scoperta di questa sgusciante seconda punta con l’argento vivo addosso 
è l’ennesimo capolavoro di tempismo e oculatezza della società salentina, 
capace di setacciare con capillarità le province limitrofe e monitorare 
senza indugio anche i campetti meno battuti del territorio.
Concittadino del portiere Nicolò Petrarca, già sul taccuino di diversi osservatori in virtù della non disprezzabile peculiarità di dare sicurezza a tutta la terza linea con le sue uscite in presa alta, Meleleo è stato scovato nei dilettanti dell’AS Gioventù Calcio Cutrofiano, espressione sportiva sorta nel 1987 in rappresentanza del piccolo comune del Salento centro-meridionale, distante solo otto chilometri da Maglie.

Le sue qualità avevano già allertato i talent-scout della Roma, altro club le cui fortune sono costruite in buona percentuale sull’estrema competenza in ambito giovanile, tanto da fruttargli un provino a Trigoria nell’estate di quattro anni fa, in cui quel frugoletto appena decenne conquistò gli elettrizzati osservatori con colpi ad effetto mai fini a sé stessi e una completezza piuttosto inconsueta per un bambino. In effetti, l’attaccante magliese calcia quasi indifferentemente con entrambi i piedi, e benché non sia un finalizzatore puro puo’ disporre di una naturale, prolifica vena realizzativa, che riesce a sfruttare sia dettando i movimenti giusti ai compagni per farsi servire in profondità che creandosi da solo le occasioni da gol, preferibilmente partendo largo sull’out mancino per poi accentrarsi e concludere col destro. L’impossibilità logistico-familiare di sobbarcarsi un ulteriore trasloco, per giunta nell’ennesima nuova realtà, non permette però al ragazzo di accasarsi nella Capitale.

Eh sì perché nonostante la giovanissima età, Yuri ha alle spalle un curioso “curriculum itinerante”: ancora in fasce si trasferisce sul suolo tedesco per questioni lavorative legate all’impiego dei propri genitori, e vive la sua infanzia ad Erlangen, città extracircondariale situata nel Land della Baviera, nel distretto governativo della Media Franconia. La passione per il calcio lo contagia sin dai primi vagiti, ed è proprio in Germania che compie una vorticosa trafila formativa tra le giovanili di club bavaresi come ATSV Erlangen 1898, FSV Erlangen Bruck, SpVgg Greuther Fürth e alfine 
il ‘Der Ruhmreiche’, ossia il Norimberga nel 2005-2006. 
Appena dodici mesi prima del provino nella Città Eterna, aveva superato un’altra selezione organizzata dal prestigioso Stoccarda per scovare nuovi talenti in giro per la Bundesrepublik. L’improcrastinabile esigenza del padre di tornare in Italia fa sfumare anche in questa circostanza l’eventualità di una trattativa; chissà, sarebbe stato curioso vedere insieme una coppia di attaccanti salentini nella Jugend dei ‘Die Roten’, laddove cominciava a muovere i primi passi quel Mattia Maggio di tre anni più grande ed ora in forza alla Nazionale Under 17 di Pasquale Salerno

Tornato definitivamente in Salento, poche settimane dopo il suddetto approccio romanista si aggrega con entusiasmo al vivaio del Lecce
trovando stabilità ed equilibrio nella vita fuori dal campo. 
Il feeling con il fantasista Di Mariano è esploso fragorosamente quest’anno, quando i due sono stati protagonisti di una sorta di ‘staffetta’ per quanto concerne il mero aspetto realizzativo; se il palermitano è stato l’autentico mattatore nelle prime dodici partite del girone d’andata, Yuri Meleleo si è scatenato nelle sfide di ritorno, quando ha firmato il tabellino dei marcatori ben dodici volte (da aggiungere allo squillo sulla Salernitana alla seconda giornata) e con una disarmante continuità.

Questa costante progressione è stata inaugurata a febbraio con la prima doppietta in campionato, arrivata nel 5-0 inflitto ai calabresi della Vibonese. Gli altri graffi li ha dispensati contro Crotone (2-0), Bari (amaro 3-4 al Campo 'Salvatore Matarrese', dopo aver sciupato un vantaggio di due lunghezze), l’insidioso Catania allora capolista (1-0) e Cavese (1-1), togliendosi lo sfizio di esagerare al cospetto delle povere retroguardie di Cosenza (3-1)
e Barletta (8-1), quando ha infilato due splendide triplette per l’entusiasmo 
dei supporters locali.

Qualificato con pieno merito alla Fase Finale, un calendario sfortunato ha riservato al Lecce sin dai sedicesimi ad eliminazione diretta un proibitivo impegno contro la devastante Fiorentina di mister Federico Guidi, composta anch’essa quasi esclusivamente da ragazzi nati nel 1996, ad eccezione del congolese Luzayadio ‘Andy’ Bangu e Simone Carnevale (1997).
Al lusinghiero 0-0 casalingo dell’8 maggio 2011, sette giorni più tardi è seguita la netta sconfitta 0-3 sul campo dei Viola, trascinati dalla doppietta dell’ivoriano Diomandé Yann Cedric Gondo e della prima punta Lorenzo 
Di Curzio, protagonisti un mese dopo con Elia Papini, Francesco Posarelli 
e gli altri compagni di una straordinaria cavalcata nella Final Eight di Montepulciano, in cui i baby-gigliati hanno regolato con una netta dimostrazione di superiorità i pari-età di Roma, Genoa, Inter e Napoli 
e regalato ai propri colori il primo scudetto Giovanissimi della storia.

Yuri Meleleo puo’ comunque archiviare con un sorriso sulle labbra
questa lunga annata, foriera di esperienze molto preziose
per la carriera futura e con la ‘ciliegina natalizia’
del Torneo Giovanile organizzato dal Centro Tecnico Federale
di Coverciano, unico attaccante del 1997
selezionato dai CT per rappresentare
e testare sul campo le migliori promesse
Under 16 e Under 15 dello Stivale.

Marco Oliva per FUTBOLANDIA DREAMIN'


Oltre a Di Mariano, il biennio 1995-96 potrebbe regalare 
al futuro del nostro calcio
una serie di talentuosi prospetti dalla tecnica cristallina:

MATTIA ARAMU & VITTORIO PARIGINI (1995) - Torino
LEONARDO CAPEZZI & PAOLO MARCIANO (1995) - Fiorentina
EMANUELE ROVINI (1995) - Empoli
LORENZO TASSI (1995) - Brescia
FEDERICO VARANO (1995) - Atalanta
BRYAN CRISTANTE & MICHAEL FABBRO (1995 / 1996) - Milan
MATTEO ADAMO (1996) - Roma
FELICE GAETANO & GENNARO TUTINO (1996) - Napoli
ANTONIO LOI (1996) - Cagliari
MICHAEL VENTRE (1996) - Genoa

3 commenti:

  1. ci avevate visto giusto; Yuri Meleleo è stato comprato dal mio Milan! complimenti a voi, ma è davvero così bravo? LuCa88

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  2. Seba-71:
    Meleleo è andato in prestito al Novara Giovanile, che nella Primavera avrà anche Mattia Maggio

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  3. Kekko Di Mariano è un piccolo fenomeno!

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