domenica 6 febbraio 2011

Intervista esclusiva a Umberto Carvalho Dos Santos (1994), metronomo del Belgio Under 17, fresco vincitore del VII “ABFF MINSK City” - International Youth Tournament in Bielorussia



nome: UMBERTO
cognome: CARVALHO DOS SANTOS

data di nascita: 7 maggio 1994
luogo di nascita: Genk [Limburgo, Fiandre - BELGIO]

ruolo: Centrocampista Centrale
piede preferito: destro
altezza: 174 cm /// peso: 66 kg

squadra attuale: KRC GENK - giovanili under 19 -
(Beloften/Espoirs - Belgio)
numero di maglia: # 6 (49 in Prima Squadra)



In occasione della prima convocazione in assoluto nella sua giovane carriera 
per la Prima Squadra del KRC Genk, siamo andati a fare quattro chiacchiere 
con Umberto Carvalho Dos Santos,
il promettente centrocampista belga a cui avevamo già accennato 
parlando del vecchio compagno di club, Dennis Praet.
Per la cronaca, la partita si è conclusa con un amaro pareggio 
per i padroni di casa, che non sono riusciti ad aver ragione 
della strenua difesa opposta dagli uomini di coach Guido Brepoels, 
ad oggi dodicesimi nella Jupiler League 2010-2011:
Racing Genk-STVV Sint-Truiden 1-1
[9’ Barda – 45’ Schouterden]
Ad ogni modo, l’emozionato Umberto Carvalho ricorderà a lungo 
la serata del 2 febbraio 2011, vissuta fremendo sulla panchina 
della Cristal Arena, lo stadio dei suoi piccoli/grandi sogni.



Allora Umberto, intanto partiamo subito in quarta per fugare tutti i dubbi: è vero che in casa Dos Santos vale l’equazione
Portogallo + Italia = Belgio?

Buona questa! Penso tu ti stia riferendo alle mie origini, giusto? Hai ragione, sono nato a Genk il 7 maggio 1994 e mi sento belga a tutti gli effetti, ma mio padre è portoghese e si è trasferito qui nelle Fiandre con i suoi genitori quando era bambino. D’altra parte la famiglia Cantanna, ossia quella dei miei nonni materni, emigrò a sua volta dall'Italia e si stabilì in Belgio, dove è nata anche mia madre. Sì, scorre sangue latino nelle mie vene, si puo’ intuire anche dal mio nome, di sonorità non esattamente “fiamminghe”.
Ad ogni modo, vivo a Houthalen-Helchteren (cittadina di 30.000 abitanti nel Limburgo Belga, ndr) e sto proseguendo il mio percorso di studi al Sint Jan Berchmanscollege di Genk, che si trova a soli 15 km ad Ovest della mia residenza.

Potresti descrivere in breve il ruolo preferito e le tue caratteristiche, per quelli che non ti conoscono?

Sono un centrocampista centrale, il mio piede è il destro, ho un fisico normolineo e compatto (174 x 66, ndr). Sono un giocatore abbastanza duttile, e per migliorare il mio stile di gioco mi piacerebbe ottenere maggior affidabilità dal mio sinistro, ma sto lavorando anche su questo.

Vieni descritto dagli osservatori come un mediano difensivo, ma in realtà osservandoti mi è parso tu abbia anche una buona propensione offensiva; lo scorso settembre, hai siglato 3 reti in tre presenze con la maglia del Belgio Under 17 (una doppietta contro la Lituania ed un’altra realizzazione ai danni del Galles) nel Gruppo 8 per il First Round verso gli Europei 2011, non è un caso…

Mi fa piacere che tu l’abbia notato; sì, in effetti gli addetti ai lavori mi considerano prevalentemente così perché sono uno che si fa sentire in fase d’interdizione, sfruttando delle buone capacità difensive, anche nell’uno contro uno. Però mi piace dividere i miei compiti sul rettangolo verde, e mi spingo in avanti quando ne intravedo la possibilità, cercando sempre di non pregiudicare l’equilibrio tattico della squadra.

In questo contesto, e fatte ovviamente le debite proporzioni con campioni già affermati, ti ispiri a qualcuno in particolare?

Beh, è evidente che nel ruolo l’inglese Steven Gerrard è un grandissimo calciatore, senza alcun dubbio uno dei migliori al mondo. Ad ogni modo, mi piacerebbe assomigliare soprattutto a Daniele De Rossi, un autentico centrocampista “box-to-box”, completo in entrambe le fasi ed efficace sia in interdizione che nella costruzione della manovra. Ecco, nel mio piccolo mi alleno per diventare un giocatore con quelle caratteristiche, capace di aiutare i propri compagni in molteplici compiti e nelle varie sfaccettature che le partite propongono.

Lo scorso dicembre abbiamo dato la notizia del tuo primo contratto, firmato col KRC Genk e con durata triennale. La società crede molto in te, nonostante la giovane età. Hai fatto una scelta diversa rispetto a Dennis Praet, che invece è passato all’Anderlecht.

Guarda, sono davvero molto felice per questa decisione. Oltre a rappresentare la mia città di nascita, questo è il club dove sono cresciuto e sono stato allevato con pazienza, sin da quando ero un bambino di sette anni. Questa è la mia casa, sento un forte attaccamento per questi colori e non avrei potuto scegliere altrimenti. Inoltre, credo che il Genk mi darà in futuro ancora grandi opportunità per sviluppare ulteriormente il mio percorso formativo, sento la loro fiducia e non voglio deluderli, so che possiamo crescere insieme e regalarci soddisfazioni reciprocamente, le prospettive sono ottime. Dennis? Beh, io credo sia un giovane di grandi qualità, siamo stati compagni per molti anni e lo conosco bene; posso solo rispettare la sua scelta di firmare con l’Anderlecht.

Immagino che tu abbia vissuto una grande emozione, quando hai ricevuto la notizia della convocazione per la partita
contro il Sint-Truiden.

Davvero, non puoi immaginare quanto fossi felice. Onestamente, ho accolto la notizia anche con un pizzico di sorpresa: non me l’aspettavo! Devo ringraziare il mister, Frank Vercauteren, che ha dimostrato una grande fiducia, e mi ha dato utili consigli per affrontare con calma e raziocinio questo importante momento della mia carriera. E’ stata un’esperienza unica anche solo allenarsi con la Prima Squadra, vivere il pre-partita, la tensione per un match tanto importante, lavorare fianco a fianco con i beniamini della nostra squadra, respirare l’atmosfera creata dal pubblico della Cristal Arena… non vedo l’ora di rivivere molto presto queste stesse sensazioni, e sono molto motivato ad impegnarmi ancor più duramente per meritare ulteriori chances.

Il KRC Genk è l’autentica sorpresa della Jupiler League 2010-2011: secondo posto in classifica ed una bella lista di giovani talenti impostisi all’attenzione generale come Thibaut Courtois,
Jelle Vossen e Kevin De Bruyne. Il futuro sembra roseo, ma nell’immediato avete un po’ rallentato il passo, in seguito alla partenza-sprint delle prime giornate; credi sia possibile lottare sino in fondo con l’Anderlecht, più attrezzato ed esperto?

La stagione del Genk è stata davvero ottima: la squadra ha giocato nel girone d’andata il miglior calcio del campionato, ed avrebbe sicuramente il potenziale per vincere il titolo nazionale. D’altro canto, l’Anderlecht è davvero un grande team, molto difficile da battere, come hai notato giustamente hanno una rosa più profonda e ricambi adatti in un roster di grande livello, oltre ad essere più abituati a lottare per obiettivi importanti; restano i favoriti per il successo finale.

Pur avendo una squadra molto promettente con te, Dennis Praet, Benito Raman, Nathan Kabasele, Oumar Diouck, Ibrahima Cissé, Seppe Brulmans, Anthony Limbombe, Sven Dhoest, Ofori-Appiah ed altri interessanti prospetti, c’è da dire che il sorteggio per la Fase Elite degli Europei Under 17 non è stato molto benevolo con il Belgio, dato che nel Gruppo 5 dovrete confrontarvi contro Inghilterra e Spagna, in pratica i campioni ed i vice-campioni in carica, oltre all’Irlanda del Nord. Le tue impressioni?

Hai detto bene, siamo una squadra ben assortita, e la nostra forza risiede soprattutto nella capacità di fare gruppo e giocare insieme per perseguire gli stessi obiettivi, una compagine in cui ognuno contribuisce con le sue qualità per il bene comune, il famoso “collettivo”. Se a posto dal punto di vista psico-fisico, siamo tranquillamente in grado di giocarcela con tutti, senza timori reverenziali; possiamo dar fastidio a chiunque, credimi, quando siamo in forma è difficile giocare contro di noi. Naturalmente, Spagna e Inghilterra partono come favorite, ma noi possiamo essere l’”underdog” del girone, l’outsider di turno che sorprende gli addetti ai lavori e sovverte i pronostici avversi.

Dopo un lungo periodo di ricambio generazionale, in effetti, il Belgio si sta rivelando un’autentica fucina di talenti negli ultimi tempi:
i nomi di Romelu Lukaku, Eden Hazard, Mats Rits e compagnia sono sulla bocca di tutti…

Verissimo, si sta facendo un grande lavoro nei settori giovanili locali, ed il nostro Paese sta producendo una serie impressionante di talenti, pronti ad esplodere per dimostrare le proprie qualità. Non vorrei peccare d’ottimismo, ma sono sicuro che nei prossimi anni il Belgio potrà rivelarsi una delle sorprese nei tornei più importanti, ottenendo con maggior frequenza l’accesso alle fasi finali di Europei e Mondiali, e magari chissà…
La strada della fiducia verso i giovani talenti è sempre quella giusta.

Segui il calcio internazionale? Giusto per essere un po’ banali, qual è il tuo campionato preferito?

Seguo molto attentamente la Serie A italiana. Non ci crederai, ma sono davvero molto aggiornato su tutto quello che succede laggiù nella Penisola, anche perché ho un parente che vive in Italia, Daniele Zizzi. Hai presente? Ha partecipato ad Italia’s Got Talent, in coppia con Simone Porro. E’ soprattutto lui a tenermi al corrente di tutto ciò che succede dalle vostre parti, anzi, ti dirò di più: viviamo una sorta di “derby in famiglia”, perché lui tifa per i nerazzurri dell’Inter, ma la mia squadra italiana preferita è assolutamente il Milan! Vestire la maglia rossonera sarebbe davvero un sogno che diventa realtà, lo ammetto. D’altronde, prima ti ho citato Daniele De Rossi, ma stravedo anche per Andrea Pirlo e Gennaro Gattuso, due tra i miei calciatori preferiti in assoluto.

Buono a sapersi… già che ci siamo, perché non concludiamo l’intervista con un bel saluto ai lettori italiani? Intuisco che non ti dispiacerebbe giocare qui, un giorno.

Beh, assolutamente! Ci tengo a sottolineare che io amo profondamente il mio Paese, e giocare qui in Belgio è sicuramente un onore per me. Inoltre, devo ancora crescere parecchio e lavorare duramente in allenamento per ambire a calcare palcoscenici tanto prestigiosi, ma è certo ce mi piacerebbe molto vivere da protagonista il vostro campionato, probabilmente anche alla luce delle mie radici italiane. Sono consapevole che devo migliorarmi, e non ho problemi a restare con i piedi per terra: ma sognare non costa nulla. Un saluto nella vostra lingua? Dài, ci provo: “Spero, in un prossimo futuro, di avere la possibilità e il piacere di giocare sui campi italiani, per dimostrare le mie capacità tecniche e gioire insieme a voi…”.


Allora la prendiamo come una promessa,
e nel frattempo continueremo a seguirti nel tuo percorso:
in bocca al lupo, Umberto Carvalho Dos Santos...

VII “ABFF MINSK City”
International Youth Tournament
Bielorussia 2011


Intanto, è giusto sottolineare quanto la maglia della Nazionale porti fortuna a questo interessante centrocampista; due settimane dopo il Memorial Granatkin, infatti, nell’ex-Unione Sovietica si è tenuto un altro importante appuntamento di calcio giovanile, il VII “ABFF MINSK City” - International Youth Tournament, organizzato dal comitato esecutivo della capitale e il Ministero dello Sport e del Turismo della Repubblica di Bielorussia, vinto con grande merito dal Belgio Under 17. Oltre ai giovani ‘Diavoli Rossi’, gli immancabili padroni di casa ed i campioni uscenti della Russia, hanno preso parte alla manifestazione cinque nazionali, che si sono affrontate sull’erba sintetica del campo indoor nella pittoresca città adagiata sulle rive del fiume Svislač. Umberto Carvalho è stato uno dei migliori giocatori del torneo ed ha ribadito, qualora ce ne fosse ancora bisogno, la sua capacità di segnare gol pesanti; dopo il pareggio all’esordio con la Finlandia, i ragazzi di Eric Abrams hanno vinto le restanti quattro partite nel loro cammino, con il mediano del Genk a sbloccare subito il risultato nella sfida contro i padroni di casa (3-2, rete arrivata al pronti-via del match), prima di firmare il tabellino dei marcatori al cinquantaseiesimo minuto nella finale ai danni della Serbia, liquidata con un secco 3-1. 

Ecco il programma dettagliato:

GRUPPO A: Bielorussia – Finlandia – Belgio – Lituania
GRUPPO B: Russia – Serbia – Moldova – Ucraina

24 gennaio
10:30 - RUSSIA-MOLDOVA 5-0

RUSSIA - MOLDOVA 5-0

12:30 - FINLANDIA - BELGIO 1-1
[49’ Ofori-Appiah – 69’ Kumonen]

FINLANDIA - BELGIO 1-1

14:50 - SERBIA-UCRAINA 3-1

SERBIA - UCRAINA 3-1

17:00 – cerimonia inaugurazione

18:00 - BIELORUSSIA-LITUANIA 1-1

BIELORUSSIA - LITUANIA 1-1


25 gennaio
11:00 - MOLDOVA-SERBIA 0-6

13:20 - LITUANIA-FINLANDIA 0-1

15:40 - UCRAINA-RUSSIA 1-1

18:00 - BIELORUSSIA – BELGIO 2-3
[1’ Umberto Carvalho – 17’ e 32’ Savitski – 48’ Lumanza Lembi –
70’ Cabumi]

27 gennaio
11:00 - MOLDOVA-UCRAINA 1-1

13:20 - BELGIO – LITUANIA 1-0
[37’ Storm]

15:40 - SERBIA-RUSSIA 0-0

18:00 - BIELORUSSIA-FINLANDIA 0-0

29 gennaio


Finale 7° Posto: 9:30 - LITUANIA-MOLDOVA 2-1

Finale 5° Posto: 11:30 - BIELORUSSIA-UCRAINA 1-6

Finale 3° Posto: 13:45 - RUSSIA-FINLANDIA 4-2

Finalissima: 16:00 - SERBIA – BELGIO 1-3
[16' Cabumi - 26' Ofori-Appiah - 33' Dejan Meleg -
56' Umberto Carvalho]

18:00 - cerimonia di chiusura

CLASSIFICA FINALE
1. BELGIO
2. SERBIA
3. RUSSIA
4. FINLANDIA
5. UCRAINA
6. BIELORUSSIA
7. LITUANIA
8. MOLDOVA

Premi Individuali:
Miglior Portiere - Daniel Kollar [1994, Finlandia – FC Honka]

Miglior Difensore - Mikhail Shishka [1994, Ucraina - FC Karpaty Lviv]

Miglior Centrocampista - Marko Pavlovski [1994, Serbia – OFK Belgrado]

Miglior Attaccante - Serder Serderov [1994, Russia – CSKA Mosca]

MVP Torneo: Nikola Storm [1994, Belgio - Club Brugge KV]

CAMPIONE: BELGIO
2° SERBIA

3° RUSSIA

4° FINLANDIA

5° UCRAINA

6° BIELORUSSIA

7° LITUANIA

8° MOLDOVA


BELGIO
ROSA DEI VINCITORI:

Sven Dhoest [Club Brugge KV]
Stijn Wertelaers [KRC Genk]

Kevin Jordan Atheba [Standard Liege]
Ibrahima Cissé [Standard Liege]
Dennes de Kegel [RSC Anderlecht]
Lothar Hens [KV Mechelen]
Marvin Willem Ofori-Appiah [KRC Genk]

Jordi Croux [KRC Genk]
Julien de Sart [Standard Liege]
Nathan Kabasele [RSC Anderlecht]
Tortol Lumanza Lembi [Standard Liege]
Tika Musonda [RSC Anderlecht]
Yannick Nulens [KRC Genk]
Nikola Storm [Club Brugge KV]

Didier Cabumi [KSC Lokeren]
Oumar Diouck [Germinal Beerschot Antwerpen]
Nicolas Ducatteeuw [SV Zulte-Waregem]
Leandro Trossard [KRC Genk]

ALL: Eric Abrams

Marco Oliva per FUTBOLANDIA DREAMIN'

1 commento:

  1. Paolo:

    un bel talento, l'ho visto qualche giorno
    fa nel Belgio Under 18 giocare con la maglia
    numero 10 contro la Germania: tanta personalità.

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