martedì 6 settembre 2011

Vivai DOC - Torino: VITTORIO PARIGINI (1996) - Italia


nome: VITTORIO
cognome: PARIGINI

data di nascita: 25 marzo 1996
luogo di nascita: Torino [Piemonte - ITALIA]

ruolo: Attaccante Esterno
piede preferito: destro

Altezza: 180 cm
Peso: 70 kg

Squadra attuale: TORINO FC [Allievi Nazionali, Italia]
Numero di maglia: # 11

Talvolta, la cartina di tornasole per una carriera importante risiede 
nella capacità di tenere i piedi ben piantati a terra e non lasciarsi condizionare dai peana entusiastici sul proprio conto, ivi compresi gli apprezzamenti 
di società blasonate, giacché non sempre il talento naturale è sufficiente 
ad emergere e imporsi nel mondo del calcio.

Tutto ciò potrebbe apparire come un banale, ritrito luogo comune, 
ma al contempo è un mantra che dovrà tenere sempre presente la giovane promessa del Torino Vittorio Parigini, sul cui radioso avvenire molti sono disposti a scommettere ad occhi chiusi. Il procuratore Claudio Sclosa
ex-centrocampista di fosforo e polmoni curiosamente ritiratosi proprio nell’anno in cui nasceva il suo futuro assistito (1996), è stato spesso chiamato 
a rispondere alle sirene di mercato su questo prospetto granata, respingendo gli assalti di Fiorentina, Milan e Manchester City, la società inglese 
che si è letteralmente invaghita di lui negli ultimi tempi.

Malgrado i natali piemontesi (grazie al padre Claudio) Vittorio ha chiare origini campane, per la precisione di Atripalda, il piccolo comune nella provincia di Avellino da cui proviene mamma Rosa Giugliano. E’ stata proprio quest’ultima ad assecondarne con entusiasmo le inclinazioni, conducendolo per la prima volta sull’agognato manto erboso in cui quel bambino con l’argento vivo addosso era libero di rincorrere i propri sogni a forma di pallone. Un'altra figura fondamentale è senz’altro quella di Silvano Benedetti
il responsabile del settore giovanile che appuntò il suo nome a seguito di un provino organizzato sul campo del FC Pancalieri e lo tesserò per il Torino 
nel 2005. Da allora si è sviluppato un intenso rapporto con questi gloriosi colori per Parigini, che ha ripagato la fiducia nei suoi confronti ergendosi a mattatore indiscusso dei Giovanissimi Nazionali 2010-11 allenati da Roberto Fogli, i quali hanno costruito tra le mura amiche del Campo Sportivo Edoardo Agnelli una stagione regolare da applausi nel Girone A, concluso al primo posto a dispetto dell’agguerrita concorrenza di Juventus, Genoa e Sampdoria, con un bilancio inequivocabile fatto di 20 vittorie, 
7 pareggi ed una sola sconfitta, tuttavia indolore e patita in trasferta 
agli albori del girone di ritorno (2-1 dall’Aurora Pro Patria il 9 gennaio).

Se le parate di Nicholas Lentini e la solidità dei difensori Alessandro Dalmasso, Alex Ferrero, Matteo Fissore, Paolo Erbì e Jonathan Jauck Rodriguez hanno garantito una copertura affidabile ed equilibrata 

(15 reti subite nei ventotto impegni affrontati), la punta di diamante di una fase offensiva ad orologeria è stato giustappunto Parigini, autore di ben ventiquattro dei settantasette gol con cui i torinesi hanno seppellito 
le avversarie tra il 19 settembre ed il 1° maggio 2011, egregiamente coadiuvato dai colleghi di reparto Clay Vailatti, Lorenzo Vescovi, Mattia Cimmarusti 
e Jimmy Tchaoulè.

Attaccante mobile e versatile, ha trovato la sua dimensione ideale come trequartista esterno di sinistra in un 4-2-3-1, ma grazie al fiuto per il gol 
puo’ occupare senza difficoltà la casella di centravanti. La tecnica invidiabile 
ed il cambio di passo in accelerazione spesso incontenibile per i coetanei sono le armi più letali nel proprio repertorio, mentre puntare lateralmente 
il marcatore diretto in velocità per poi accentrarsi verso la porta è un po’ 
il marchio di fabbrica che lo contraddistingue, il tutto condito da una struttura fisica già piuttosto sviluppata per la fascia d’età a cui appartiene.

Nello scoppiettante girone d’andata di cui i granata si sono resi protagonisti, 
il talentino ha messo la propria firma in calce in tutti i match del calendario, marcando visita solo nel vittorioso 3-0 rifilato a domicilio al Valenzana (“omaggiato” poi con due graffi personali in casa il 27 marzo) e scatenandosi alle spese di Casale (tripletta per un roboante 9-0), Virtus Entella, Varese e Pavia (le altre doppiette stagionali), con alcune gemme da ricordare quali le firme sulle due inseguitrici liguri (doppio 1-1 a cavallo tra dicembre e gennaio) e soprattutto la prestazione fornita nel derby con i cugini bianconeri, piegati senza appello con un secco 3-0 a domicilio il 17 ottobre 2010, frutto della sagace intuizione tattica che ha illuminato il mister nello schierare molto larghi Parigini e Gregory Politanò per imperversare con dinamismo 
ed inventiva sui dirimpettai Giuseppe Volpe e Federico Rinaldi.

Alla luce di questi presupposti, anche a distanza di mesi resta ancora forte l’amarezza per l’esito della fase ad eliminazione diretta, quando il favorito Torino non è riuscito in alcun modo ad avere la meglio sul Monza, stoico nel resistere al veemente forcing degli sfidanti in entrambe le contese (1-1 e 2-2 
i risultati: inutili gli squilli di Cimmarusti e l’illusorio vantaggio siglato da Vittorio nel retour match, al 13’ della ripresa) per porre fine sin dai sedicesimi di finale alla cavalcata di una delle più autorevoli candidate al titolo nazionale.

In ogni caso, le porte delle selezioni azzurre si sono dischiuse innanzi ai numeri del piccolo fromboliere granata, convocato dal CT Antonio Rocca per calcare svariati palcoscenici internazionali in giro per l’Europa con l’Under 16, volando tra Portogallo (Torneio da Federação Holandesa - Algarve, 4/8 febbraio 2011: secondo posto), Slovenia (VIII Torneo delle Nazioni, 19/22 aprile: terzo posto) e Bielorussia (X Trofeo Bannikov, 15/19 giugno: settima piazza in classifica, su otto partecipanti), e risultando uno dei pochi classe 1996 impiegati tra giocatori prevalentemente nati l’anno prima, 
al pari dei difensori Luigi Luciani (Sampdoria) e Cristian Galliani (Milan) 
e gli attaccanti Francesco Di Mariano (Lecce), Antonio Loi (Cagliari) 
e Michael Fabbro (altro rossonero).

A partire dalla scorsa estate, Vittorio Parigini è stato promosso con pieno merito ad un livello superiore nelle gerarchie del proprio club, ed ora figura nella rosa degli Allievi Nazionali (Girone A) agli ordini di Moreno Longo, unico ’96 al pari del centrocampista Donato Lenoci (prodotto del vivaio barese, vestitosi di granata nell'agosto 2010 per scongiurare un corteggiamento serrato dell'Arsenal), una compagine in cui potrebbe dar vita ad un rimarchevole tridente dall’alto tasso tecnico insieme 
a Leandro Romolo Taliano ed il fantasista Mattia Aramu
Inserirlo in un contesto agonistico più probante potrebbe stimolarne 
la ricettività nell’accogliere quei preziosi consigli tattici che ne implementerebbero sensibilmente l’apporto nelle fasi di non possesso.

Marco Oliva per FUTBOLANDIA DREAMIN'

2 commenti:

  1. Vai campione forza e non fermarti sono orgoglioso di te un forte abbraccio

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  2. FrancoCuoreToro

    Ho trovato questa news, ve la segnalo:

    Torino, contrattualizzati Aramu e Parigini
    Tre anni per i due giovanissimi talenti di scuola granata: è la prima volta

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