domenica 31 ottobre 2010

AZZURRO SPERANZA

Reduce dal difficile quadriennio post-vittoria dei Mondiali 2006 in Germania, l’Italia ha bisogno di puntare su un deciso ricambio generazionale, ottimizzando finalmente le risorse dei vivai in giro per lo Stivale (e non solo).


Sono anni ormai che osservatori e addetti ai lavori a vario titolo si riempiono la bocca di luoghi comuni e frasi fatte, proponendo come unica soluzione per la crisi del calcio azzurro (basti vedere il livello non eccelso della massima serie, uno “spettacolo” francamente inguardabile dal punto di vista tecnico…) una maggior attenzione alla valorizzazione dei talenti provenienti dal vivaio.

Tutto giusto e ammirevole, per carità: sarebbe davvero ora di dimostrare coraggio, oculatezza e lungimiranza da parte dei nostri dirigenti.

Il problema vero è che le presunte buone intenzioni, perlopiù di facciata, non sono direttamente proporzionali alle effettive misure adottate per far fronte 
al problema ormai atavico della scarsa fiducia nei giovani talenti da lanciare: 
se pensiamo che il classe ’84 Giampaolo Pazzini fino a circa venti mesi fa 
era considerato “immaturo e non pronto” per giocare titolare in Serie A 
vengono i brividi…

La situazione è ancora piuttosto critica, ma piccoli barlumi di speranza cominciano a farsi faticosamente largo, specie dopo aver toccato probabilmente il punto  più basso nella gloriosa storia del calcio azzurro, paragonabile forse solo alla lenta risalita dalle macerie 
del secondo dopoguerra.

L’eliminazione al Primo Turno da Sudafrica 2010 per mano della Slovacchia (a seguito di un Europeo 2008 piuttosto incolore) è stata, infatti, solo la punta dell’iceberg, che ha tristemente eguagliato le pessime prestazioni nei Mondiali 1950 in Brasile (affondati dalla Svezia di Hasse Jeppson, unica magra consolazione un 2-0 al Paraguay), 1954 in Svizzera (padroni di casa vincitori per 2-1 all’esordio nel Gruppo 4 e qualificati insieme all’Inghilterra, rendendo inutile il 4-1 con cui gli azzurri di Lájos Czeizler regolarono il Belgio tre giorni più tardi), 1962 in Cile (dopo la partita-battaglia con i violenti padroni di casa, tutelati dall’arbitro inglese Ken Aston), 1966 in Inghilterra (eliminazione per mano della Corea del Nord, a causa di un diagonale del famigerato Pak Doo-Ik) e Germania 1974 (spogliatoio irrequieto e Polonia 
ed Argentina a mandarci a casa prematuramente).

Ancor più avvilente il bilancio della scorsa estate, considerando che nelle succitate edizioni era almeno arrivata una vittoria/foglia di fico, mentre mai era successo che l’Italia non vincesse neanche una partita durante la partecipazione al massimo torneo iridato; peggior risultato di sempre, dunque, se escludiamo la mancata qualificazione a Svezia 1958 dopo lo spareggio nella fatale Belfast con cui l’Irlanda del Nord in un rocambolesco 
2-1 ci impedì persino di preparare le valigie per la Scandinavia 
(nell’altra manifestazione “saltata”, Uruguay 1930, 
gli Azzurri non erano iscritti al torneo).

Questa scia di negatività si è riversata anche sull’Under 21 del mai convincente Casiraghi: la clamorosa mancata qualificazione agli Europei dell’estate prossima in Danimarca (12-25 giugno 2011) dopo la disfatta 
in Bielorussia, infatti, ha pregiudicato ogni possibilità di partecipare alle Olimpiadi di Londra 2012 ed ha portato all’inevitabile avvicendamento 
sulla panchina degli Azzurrini, affidati alle mani di Ciro Ferrara 
il 22 ottobre 2010.

Eppure vogliamo sforzarci di guardare con ottimismo al futuro del calcio tricolore, accogliendo  con entusiasmo le recenti notizie provenienti dalla Lettonia e da Cipro, laddove le due selezioni Under 19 e Under 17 
sono riuscite a centrare l’ammissione alla Seconda Fase per partecipare 
agli Europei 2011 nelle rispettive categorie.

Lo scorso agosto, Daniele Zoratto è stato nominato nuovo Commissario Tecnico dell’Italia Under-19 (e vice di Alberigo Evani nell’Under-18), raccogliendo gli scarsi frutti del predecessore Massimo Piscedda, sfortunata guida nell’imbarazzante Europeo 2010 in Francia (transalpini poi vincitori del torneo, trascinati dagli attaccanti Alexandre Lacazette e Gaël Kakuta) che ha già chiuso le porte di un’eventuale partecipazione ai Mondiali Under 20 che si terranno in Colombia nel prossimo anno: tra il 18 e il 24 luglio 2010, 
gli Azzurrini hanno raggranellato un solo, misero punticino (0-0 contro l'interessante Croazia), perdendo piuttosto nettamente sia col Portogallo (0-2, reti di Nélson Oliveira e Sérgio Oliveira) che con i futuri finalisti della Spagna (0-3 senza appello, con Rochina, Dani Pacheco ed Ezequiel Calvente a seminare il panico nella confusionaria linea difensiva azzurra, 
con un irriconoscibile Luca Caldirola sfortunato "protagonista").

Era fondamentale voltare pagina, e l’ex centrocampista di Brescia e Parma 
ha deciso di puntare su un gruppo profondamente rinnovato, 
convocando per il raduno a Coverciano del 1° ottobre questi 23 giocatori:


PORTIERI
Francesco Bardi (Livorno) - 1992
Nicola Leali (Brescia) - 1993

Stefano Baraldo (Barletta) - 1992
Simone Benedetti (Inter) -1992
Alessio Campoli (Lazio) - 1992
Michele Camporese (Fiorentina) - 1992 - [Capitano]
Mattia De Sciglio (Milan) - 1992
Luca Ghiringhelli (Milan) - 1992
Felice Natalino (Inter) - 1992
Simone Sini (Lecce) - 1992

CENTROCAMPISTI
Leonardo Bianchi (Empoli) - 1992
Federico Carraro (Fiorentina) - 1992
Tommaso Ceccarelli (Lazio) - 1992
Lorenzo Crisetig (Inter) - 1993
Alessandro De Vitis (Parma) - 1992
Alessandro Scialpi (Varese) - 1992
Mattia Spezzani (Modena) - 1992

ATTACCANTI
Stephan El Shaarawy (Padova) - 1992
Pietro Iemmello (Fiorentina) - 1992
Alberto Libertazzi (Juventus) - 1992
Umberto Miello (Torino) - 1992
Stefano Pettinari (Siena) - 1992
Simone Verdi (Milan) - 1992

Lunedì 4 ottobre 2010 Baraldo, Campoli, Ceccarelli, Scialpi ed El Shaarawy hanno lasciato il gruppo, mentre i 18 selezionati sono partiti alla volta della Lettonia per il mini-torneo (7-12 ottobre) di qualificazione sulla strada che porta agli Europei di Romania 2011.


Una convincente Italia ha chiuso il girone a punteggio pieno, sbarazzandosi con disinvoltura delle non irresistibili avversarie; sembra che la "generazione 1992" possa dare davvero un grosso contributo in un futuro non così lontano. – Ecco i tabellini completi:

7 ottobre 2010 – Riga, Stadio Arkadija
LETTONIA-ITALIA 1-2

Marcatori: 11’ Carraro, 52’ Lonš
čakovs, 71’ Verdi

LETTONIA: Čižovs, Jagodinskis (C), Broders, Barinovs, Martins, Jermolajevs, Rakeļs, Karašausks, Lonščakovs, Ērglis (dal 64’ Giļničs), Petruks (dal 73’ Omeļjanovičs) . 
A disposizione: Serkovs, Pav
ļučenko, Hmizs, Kamerilovs, Halimons.
All.: Janis Dreimanis 

ITALIA: Bardi, Ghiringhelli, Sini, Camporese (C), Benedetti, De Vitis, Spezzani (dal 61’ Libertazzi), Bianchi, Carraro, Iemmello (dal 79’ Crisetig), Verdi (dal 91’ Natalino). 
A disposizione: Leali, De Sciglio, Pettinari, Miello.  
All. Daniele Zoratto

Arbitro: Jiri Jech (CZE)
Assistenti: Emil Ubias (CZE), Zaza Pipia (GEO)
Quarto ufficiale: Lasha Silagava (GEO)
Ammoniti: Lonš
čakovs, Karašausks, Petruks, Camporese, Benedetti. 


9 ottobre 2010 – Jurmala, Stadio Skola
ITALIA – ISOLE FÆR ØER
3-0

Marcatori: 22’ De Vitis, 54’ Libertazzi, 60’ De Sciglio 

ITALIA: Bardi, Natalino,Camporese (C), De Sciglio, Sini, De Vitis, Spezzani (dal 70’ Bianchi), Crisetig, Carraro (dal 76’ Miello), Libertazzi, Verdi (dall’80’ Pettinari). 
A disposizione: Leali, Ghiringhelli, Benedetti, Iemmello.  
All.: Daniele Zoratto

ISOLE Fær Øer: Gestson, Vagsheyg (dal 72’ Thorus), Nielsen, Kalsø (C), Joensen, Hansson (dal 58’ Nielsen), Petersen (dal 52’ Frederiksberg), Hansen, Sørensen, Ellingsgaard, Zachariasen. 
A disposizione: Joensen, Nolsoe, Jacobsen, Joensen.
All.: Abraham Løkin

Arbitro: Lasha Silagava (GEO)
Assistenti: Zaza Pipia (GEO), Aleksejs Spasjonnikovs (LVA)
Quarto ufficiale: Andris Treimanis (LVA)
Ammoniti: Hansen, Carraro, Zachariasen, Crisetig, Spezzani, Petersen, Hansson.


12 ottobre 2010 – Jurmala, stadio Skola
CROAZIA – ITALIA 1-3

Marcatori: 9’ aut. Bašić, 21’ Spezzani, 85’ Libertazzi, 88’ Mance

CROAZIA: Picak, Begonja, Komorski, Jakoliš (dal 46’ Mance) , Čulina, Mić, Gorupec, Bašić (dal 74’ Bručić), Vuković (dal 71’ Babić), Živulić, Oršić
A disposizione: Zelenika, Antoli
ć, Kraljević,
All.: Ivan Grnja

Italia: Bardi, Ghiringhelli, Benedetti (dal 76’ Natalino), Camporese, Sini, De Vitis, Carraro (dall’80 De Sciglio), Spezzani (dall’86’ Iemmello), Bianchi, Libertazzi, Verdi.
A disposizione: Leali, Pettinari, Crisetig, Miello.
All.: Daniele Zoratto.

Arbitro: Jiri Jech (CZE)
Ammoniti
: Camporese, Zivulic, Ghiringhelli, Mance.




Marco Oliva per FUTBOLANDIA DREAMIN’

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