sabato 11 giugno 2011

Esterni difensivi destri: HUGO MALLO NOVEGIL (1991) - Spagna

C'è un tormentone molto gettonato
che comincia a risuonare ogni qual volta ci si affacci
alle svariate finestre di calciomercato
lungo il corso delle stagioni agonistiche:
la penuria ormai atavica di esterni affidabili,
in particolar modo per quanto concerne quegli imprescindibili
“laterali di spinta” posti tatticamente
agli estremi della linea difensiva,
giocatori polivalenti capaci di macinare chilometri
sulla propria fascia di competenza per supportare la fase offensiva
e allo stesso tempo incaricati di assicurare
un contributo significativo in copertura,
bravi nelle sovrapposizioni quanto nelle diagonali di rinculo.

Oggettivamente, non è affatto impresa agevole per i direttori sportivi nostrani scovare figure così ambite, e giustamente chi ha in casa i tesori più preziosi se li tiene ben stretti, al massimo pretende cifre spropositate rispetto all’effettivo valore del giocatore, tanto da esser spesso costretti a travalicare i confini continentali e setacciare alla bisogna il ricco panorama sudamericano, col risultato di imbarcarsi in aste ultra-milionarie per il presunto “nuovo Cafu” 
o “heredero de Roberto Carlos” di turno (Idee Mancine), 
come se fosse possibile clonare fuoriclasse del recente passato 
solo grazie agli stampini affibbia-etichette di procuratori (imbonitori?...)
in vena di eccessivo ottimismo.

Eppure, se si ha voglia di rischiare modiche cifre e proporre alla propria piazza nomi meno altisonanti rispetto ai “soliti noti”, il mercato europeo offre ancora alternative credibili in ambito giovanile, per quanto a nostro avviso la strada maestra debba essere sempre quella di allevare in casa i protagonisti del futuro, investendo maggiormente nei vivai… ma questo è un altro discorso, purtroppo. Pensando alla fascia destra, balzano subito alla mente nomi ormai conosciuti come quelli di Andreas Beck (1987, Germania), Gregory Van der Wiel (1988, Olanda), gli inglesi classe ’90 Kyle Walker e Martin Kelly, il gallese Adam Matthews (1992, già prelevato dal Celtic Glasgow) e perché no lo sfortunato danese Anders Randrup (1988, tanti infortuni a frenarne la crescita), l'israeliano Dor Malul (1989, vicino all'approdo in Belgio, sponda Beerschot AC, in prestito dal Maccabi Tel Aviv e con opzione sul riscatto), 
lo svizzero Philippe Koch (1991, Zurigo: farà parte della spedizione elvetica Under 21 negli Europei di categoria) e i suoi coetanei dalla Francia
(Loic Nego, svincolatosi dal Nantes e vicino alla Roma) o dalla Spagna (Martín Montoya, ennesimo prodotto in rampa di lancio da La Masia), 
ma le future cronache di mercato potrebbero cominciare ad occuparsi 
con maggiore insistenza anche dell’altro iberico
Hugo Mallo Novegil (1991) del Celta Vigo,
prospetto ventenne con ampi margini di miglioramento
e senz’altro più economico di alcuni succitati omologhi nel ruolo.


nome: HUGO
cognome: MALLO NOVEGIL

data di nascita: 22 giugno 1991
luogo di nascita: Marín, Pontevedra
[Comunidad Autónoma de Galicia - SPAGNA]

ruolo: DIFENSORE ESTERNO
piede preferito: destro

Altezza: 173 cm
Peso: 69 kg

Squadra attuale: REAL CLUB CELTA DE VIGO S.A.D.
[Liga Adelante - Segunda División de España]
Numero di maglia # 2

Mossi i primi passi nella natìa Galizia, dapprima negli Infantiles dell’E.F. Porvir e successivamente nel Pontevedra Club de Fútbol, viene selezionato dagli osservatori dei ‘Los Celtiñas’ ed aggregato in quella prolifica cantera il 30 novembre 1999, a seguito di un provino molto soddisfacente e nonostante sia ancora poco più che un bambino. Ragazzo serio e professionale, con l’apprezzabile dote di predisporsi umilmente ai consigli dei tecnici nelle giovanili, durante il percorso di formazione nel club si fa notare appena diciottenne dall’allenatore Eusebio Sacristán Mena, che decide di aggregarlo alla Prima Squadra nell’estate del 2009 
con lo scopo di fargli acquisire preziosi gettoni di esperienza nelle amichevoli della pretemporada.

La fiducia del pluri-decorato ex-centrocampista di Valladolid, Atlético Madrid, Barcellona e lo stesso Celta Vigo (543 partite disputate in carriera nella Primera División, un bottino che lo pone al secondo posto in assoluto nella storia della massima divisione iberica alle spalle di Andoni Zubizarreta) nelle qualità del ragazzo è talmente incondizionata da portarlo ad avallare senza remore la decisione del presidente Carlos Mouriño di mettere sul mercato il ben più esperto Edu Moya, che vivrà una contraddittoria situazione da separato in casa sino alla cessione all’ Hércules CF e dopo uno spiacevole contenzioso economico esposto all’AFE (Asociación de Futbolistas Españoles) insieme ai compagni Notario, Peña, Rubén e Fajardo ai danni della società galiziana. Eppure questa situazione turbolenta pare non scalfisca affatto la personalità di Hugo Mallo, bravo a non farsi schiacciare dalla pressione delle aspettative sul suo conto e molto convincente nelle occasioni in cui viene chiamato in causa, dimostrandosi pronto a giocarsi le sue carte nella stagione alle porte con il neo-acquisto portoghese Vasco Fernandes, l’altro terzino destro nella rosa 2009/2010.

L’esordio in partite ufficiali non tarderà certo ad arrivare: il 29 agosto 2009, nella sfida casalinga contro il CD Numancia valevole per la prima giornata della Segunda División, l’infortunio prematuro dell’esterno sinistro e giovane bandiera degli ‘olívicos’ Roberto Lago Soto convince il coraggioso mister a gettarlo nella mischia ad inizio ripresa. Il match si chiude con un’inopinata sconfitta (1-2), ma la capacità di repentino adattamento sull’out mancino denotata dal giovane Hugo non passa certo inosservata, lasciando intravedere quella preziosissima duttilità su entrambe le fasce che gli garantirà un minutaggio via via più elevato nel prosieguo del campionato. Subodorata la possibile esplosione del ragazzo, la dirigenza si era affrettata la settimana prima ad offrirgli un nuovo contratto da professionista con scadenza nel 2013, cautelandosi con l’inserimento di una clausola rescissoria pari a 10 milioni di euro per scongiurare eventuali tentazioni di squadre più blasonate.

Messi insieme altri due subentri a partita in corso nei successivi impegni in calendario (doppio pareggio, 1-1 contro UD Salamanca e Levante),
Hugo si guadagna con merito maggiori spazi e diventa uno dei più coccolati dal pubblico assiso sugli spalti dell’Estadio Municipal de Balaídos.
Inoltre, tre giorni dopo il debutto con i ‘Numantinos’, è in campo dall’inizio per il Secondo Turno della Copa del Rey al cospetto del Real Unión
(2-1, doppietta del trequartista Roberto Trashorras), passo inaugurale di un sorprendente cammino in cui il Celta Vigo si spingerà sino ai quarti di finale come unica rappresentante della seconda divisione nazionale. Suggestivo e senz’altro clamoroso nell’esito si rivela il rendez-vous agli ottavi tra i ‘Los Celestes’ e il Villarreal; all’andata del 6 gennaio 2010, le fasce della terza linea nell’undici schierato da Eusebio sono presidiate dai concittadini Hugo Mallo e Víctor Vázquez Rosales (1989, al debutto assoluto in Prima Squadra), posti ai fianchi del venezuelano Andrés Túñez e il catalano Jordi Figueras. La solita zampata di Giuseppe Rossi e il colpo di testa del subentrato Arthuro allo scadere della prima frazione fisseranno il punteggio sull’1-1, ma sarà comunque un’Epifania da ricordare per la coppia marinense, affiatata dentro e fuori dal campo. Un penalty trasformato al novantesimo dal numero dieci Trashorras affonda a domicilio ‘El Submarino Amarillo’ nel retour-match del Madrigal, regalando al Celta il prestigioso approdo al turno successivo, laddove le reti di Diego Forlán e Tiago (0-1 e 1-1) si riveleranno decisive per l’Atlético Madrid futuro finalista.

Nonostante l’anonimo dodicesimo posto in classifica, figlio anche di una preoccupante anemia offensiva (terzo peggior attacco del campionato, appena trentotto le reti realizzate nelle quarantadue giornate, a fronte della sesta difesa meno perforata), la positiva annata d Hugo Mallo (30 presenze complessive, 25 in Liga Adelante e 5 nella coppa nazionale) si chiude con lo scontato riconoscimento locale di "Mejor Deportista Marinense del Año" e la sospirata convocazione nella Spagna Under 19, impegnata in Francia negli Europei di categoria con una rosa zeppa di talenti molto più noti come Iker Muniain, Keko, Thiago Alcantara, Sergio Canales, Oriol Romeu, Koke, Rubén Rochina, Ezequiel Calvente… Il CT Luis Milla Aspas gli concede solo una apparizione, proprio quando le scatenate e un po’ spocchiose ‘Furie Rosse’ si divertono ad impallinare l’inguardabile retroguardia dell’Italia di Massimo Piscedda (netto 3-0 ed errori imbarazzanti per gli spaesati centrali azzurri) 
per stravincere il Gruppo B a punteggio pieno, dato che nel suo ruolo preferisce affidarsi alla maggior esperienza internazionale del barcelonista Martin Montoya. La pericolosità del capocannoniere Daniel Pacheco 
ed il graffio di Rodrigo Moreno non bastano però agli iberici nell’ultimo atto del 30 luglio per aver ragione dei padroni di casa, bravi a ribaltare il punteggio nella finale allo Stade Michel d'Ornano di Caen e bissare così il titolo conquistato nel 2005 in Irlanda del Nord. In agosto, il gruppo si ritroverà 
in Colombia per i Mondiali Under 20.

Tornato all’ovile da vice-campione d’Europa Under 19 in carica, per quanto spettatore non pagante più che protagonista, Hugo Mallo trova il nuovo allenatore Francisco 'Paco' Herrera Lorenzo ad accoglierlo, ed una dirigenza ormai sempre più determinata nell’affidargli le chiavi del ‘lado derecho de la zaga’, tanto da non riscattare il prestito e rispedire al mittente (Leixões SC ) senza rimpianti il lusitano Vasco Fernandes. Malgrado due fastidiosi infortuni invernali, il ragazzo conferma definitivamente tutte le sue qualità, incoraggiando il mister a sbilanciarsi e definirlo senza reticenze “el mejor lateral de la categoría”. Esterno basso velocissimo in progressione, il suo fisico minuto ma compatto non gli impedisce di poter contare su una discreta forza fisica nei contrasti, anche grazie alla naturale intelligenza tattica con cui riesce a tener testa ad avversari più prestanti. Furbo e smaliziato per l’età, sul fronte offensivo puo’ offrire una rispettabile tecnica di base, che lo spinge a proiettarsi in avanti con coraggio alla ricerca del cross giusto per i compagni, senza trascurare la buona capacità nei tiri dalla media distanza. 
In quest’ottica, puo’ e deve comunque accrescere il suo bagaglio, garantendo un maggior contributo in termini di assist e finalizzazione personale, verosimilmente in rapporto alla graduale crescita di fiducia nei propri mezzi.

Il vero punto critico sul potenziale del giovane risiede più che altro nell’ambito disciplinare, dato che la sua antipatica abitudine di protestare in maniera accorata e l’aggressività con cui effettua alcuni interventi difensivi costringono i direttori di gara a sanzionarlo frequentemente: ventidue cartellini gialli e due espulsioni in un biennio costituiscono un poco invidiabile bottino, senz’altro uno spigolo da smussare al più presto. D’altronde, se vuole davvero dimostrare di meritarsi i frettolosi accostamenti di alcuni osservatori ai migliori laterales nella recente storia dei Celtiñas (“el nuevo Míchel Salgado”“el heredero de Jorge Xurxo Otero”: la malattia dei paragoni semplicistici contagia un po’ tutti, a quanto pare…), deve auto-disciplinarsi ed imparare dai propri errori.

I facili entusiasmi galiziani non sono comunque da biasimare: a seguito della retrocessione di quattro anni fa, le ultime tre disgraziatissime annate e la contemporanea crisi finanziaria nelle casse societarie avevano portato alla depressione sportiva un po’ tutto l’ambiente, e solo in questo 2010-2011 il Celta Vigo è tornato a competere in posizioni più consone alla sua tradizione. Il 4-2-3-1 disegnato da Paco Herrera ricorda ai nostalgici la struttura tattica della splendida squadra che incantò il Vecchio Continente a cavallo tra la fine degli Anni Novanta e il subentrare del nuovo millennio, per quanto sia impossibile avvicinare anche solo lontanamente la qualità degli interpreti di quel periodo. Indelebili agli occhi degli appassionati di questo sport le gesta dell’EuroCelta di Víctor Fernández, capace di proporre il miglior calcio continentale (memorabili le imprese contro il Liverpool, un 7-0 al malcapitato Benfica, il 4-0 alla Juventus di Carletto Ancelotti vittoriosa all’andata, uno sfortunato derby di UEFA con il Barcellona nei quarti di finale 2000-01 tra 
le altre) grazie ad un collettivo in cui spiccava il geniale direttore d’orchestra russo Aleksandr Mostovoj, e un supporting-cast d’eccezione costituito dal connazionale Valerij Karpin, la diga mediana Claude Makélélé & Giovanella, 
e poi Gustavo López , Benni McCarthy, Juanfran, Mazinho, l’israeliano Haim Revivo… Il modulo attuale è senza dubbio meno spettacolare e più improntato all’equilibrio, con l’interessante adattamento a centrale difensivo del mediano Jonathan Vila, uno dei tanti canterani su cui i ‘Celestes’ hanno costruito 
la propria ossatura.

Lo scorso 16 ottobre è arrivato anche il primo gol tra i professionisti
per Hugo Mallo Novegil, freddo nel finalizzare una sgroppata sulla fascia con un comodo destro ad incrociare nell’angolo basso di Diego Mariño, estremo difensore del Villarreal B (2-2 il risultato al novantesimo), sfruttando al 79’ l’assist col contagiri del solito Trashorras. Le immancabili sirene dei grandi club cominciano a farsi sempre più insistenti nella sessione invernale del calciomercato, quando il suo nome viene accostato ora allo stesso Villarreal, ora all’Atlético Madrid, con un Valencia alla ricerca di un sostituto di Miguel 
e addirittura il Real Madrid intenti a far sondaggi sul costo del cartellino.
Si mobilitano anche osservatori d’Oltremanica per conto del Chelsea, incaricati di visionare lui e il promettente centrocampista Denís Suárez Fernández (classe 1994), il talento poi ingaggiato dal Manchester City appena un mese fa e di cui si dice un gran bene.

Nel frattempo Hugo è concentrato sul presente, impegnato a dare il massimo in campo nella Promoción de Ascenso a Primera División, i play-off 
che valgono il complicato accesso alla Liga e in corso di svolgimento.
Nella semifinale d’andata casalinga dell’8 giugno, il Celta Vigo ha piegato 
i meglio classificati giocatori del Granada CF grazie alla firma al 77’ del centrocampista Michu, e stasera proveranno a difendere con le unghie 
il prezioso vantaggio all’Estadio Nuevo Los Cármenes.

Marco Oliva per FUTBOLANDIA DREAMIN'

3 commenti:

  1. HUGO:

    HO SENTITO DIRE CHE NAPOLI E UDINESE
    SAREBBERO INTERESSATE AL SUO ACQUISTO,
    CHE TIPO DI GIOCATORE E'? MI SEMBRA PIU' BRAVO
    A DIFENDERE MA MENO AD ATTACCARE RISPETTO AL
    ROMANISTA JOSE' ANGEL, CHE GIOCA SULLA FASCIA
    OPPOSTA, MI SBAGLIO?

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  2. Gianni:

    pare che adesso interessi al Torino
    per giugno 2012, quando verosimilmente
    i granata dovranno affrontare la Serie A.
    Con Ventura sulla fascia potrebbe far bene

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  3. LUIGI:

    Anche la Roma si è fiondata su di lui, con Walter Sabatini intento a fronteggiare la concorrenza di Napoli, Parma,
    Chievo, Torino... insomma, tuttomercatoweb lo dà nell'orbita
    di metà Serie A per l'anno prossimo

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