sabato 5 febbraio 2011

La Masia - Piccoli Xavi crescono: Pol Calvet Planellas (1994) & Sergi Samper Montaña (1995)


Il deficit globale del sistema-calcio in Europa ha toccato ormai soglie drammatiche, un disavanzo di 1,2 miliardi € tra ricavi ed uscite, con Premier League e Liga spagnola ancora dietro la lavagna (ecco l’impressionante resoconto del passivo nei budget dei top-club: Manchester United 970 mln € ca. - Chelsea 810 – Real Madrid 590 – Valencia 580 – Arsenal 500 – Liverpool 480 – Barcellona 470 – Atletico Madrid 360), una Serie A italiana che continua a navigare a vista, alla ricerca di un progetto gestionale serio e duraturo (…), ed i soli dirigenti della Bundesliga tedesca da poter annoverare tra i “virtuosi” sotto il mero aspetto economico nei campionati più importanti, mentre un complessivo 56% delle 733 società militanti nella massima serie delle 53 federazioni aderenti all’Union of European Football Associations ha chiuso in rosso il proprio bilancio: tutto questo in barba al tanto strombazzato FFP (Financial Fair Play), che ha appena mostrato la sua grottesca aleatorietà nell’ultima sessione di calciomercato invernale, con i “soliti noti” 
a staccare assegni e far razzia di giocatori in giro per il Vecchio Continente, ingrossando ulteriormente voragini finanziarie tanto profonde.



Aspettando con ansia che i buoni propositi del Presidente Michel Platini 
e dell’establishment-UEFA in generale si tramutino in fatti concreti e non si limitino ad aulici concetti ideologici (non si potevano escludere sin da adesso dalle Coppe Europee le squadra che non rispettavano i famosi cinque punti programmatici sul risanamento pecuniario? Siamo ancora in attesa di cotanta presunta inflessibilità…), vogliamo tornare a parlare de La Masia, fucina 
di talenti a tempo pieno che dovrebbe essere sfruttata maggiormente, considerando il fatto che i conti dei blaugrana non sono esattamente in ordine; si è arrivati addirittura a piegare una tradizione orgogliosamente secolare alle spietate regole del mercato, accettando lo scorso dicembre i sonanti centocinquanta milioni che garantirà nel prossimo lustro la Qatar Foundation, primo sponsor nella gloriosa storia dei culés catalani…
Diversamente dai succitati club, il Barcellona riesce quantomeno a coniugare 
i risultati sul campo ed il bilancio elefantiaco con un attento e giudizioso sviluppo delle strutture giovanili, proseguendo sulla falsariga di quel lungimirante modello-Ajax “trapiantato” in Catalunya da svariati anni.

Oggi andiamo a conoscere due potenziali epigoni di Xavier Hernández Creus, il pluri-titolato fuoriclasse di Terrassa che ha segnato indelebilmente un decennio leggendario sia per i colori blaugrana che per quelli della Selección iberica, guidandone i rispettivi reparti mediani e piazzandosi 
con autorità e incredibile visione di gioco davanti alla linea difensiva. Rigorosamente col numero 6 sulle spalle per entrambi, ecco a voi i registi più futuribili nelle formazioni giovanili del Barça, luminose promesse del ‘futbol español’ verso le quali sembrano potersi avventare le grinfie dei soliti 
“sciacalli milionari” al di là della Manica...



POL CALVET PLANELLAS (1994) - Spagna


Oltre ad essere aggregato da settembre scorso alla Juvenil A di mister Òscar Garcia Junyent, è anche uno dei ‘mediocentro’ nella rosa della Juvenil B, allenata dalla gloria locale Sergi Barjuán i Esclusa e incontrastata dominatrice nella Liga Nacional – Grupo 7/Cataluña, con un bottino di 50 punti raccolto in venti giornate (16 vittorie – 2 pareggi – 2 sconfitte, miglior attacco 
e miglior difesa del torneo), quattro lunghezze in più dell’Espanyol.
Nato il 19 aprile 1994, ha saltato tutta la prima parte di questa stagione a causa di un bruttissimo infortunio, che lo ha tenuto lontano dal rettangolo verde per ben otto mesi.

Dopo una breve apparizione nel 5-0 al Gramenet nella Juvenil A
(entra al 77’ al posto del camerunense Gael Etock e si schiera vicino all’imprendibile Gerard Deulofeu Lázaro, autore dell’hat-trick decisiva), 
il suo ritorno in campo da titolare è coinciso con una grande prestazione 
della formazione B, lo scorso 16 gennaio nella vittoria casalinga 1-0 contro l’insidiosa Associació Esportiva Prat (diciottesimo turno, prima partita 
del girone di ritorno), firmata dal prospetto macedone David Babunski
in cui si è ripreso con la solita personalità le chiavi della mediana 
baby-barcelonista ed è stato nominato ‘Man of the Match”.


Ad ogni modo, il ragazzo avrà modo di recuperare con calma il tono muscolare e il ritmo agonistico nelle gambe, dato che durante la sua assenza è stato sostituito più che degnamente dal sempre più responsabilizzato Fernando Quesada Gallardo 'Nando', capace di proporsi come autentico faro per le mezz’ali Jordi Quintillà Guasch e lo stesso Babunski, in un sistema di gioco in cui il tipico possesso-palla cadenzato blaugrana ha costruito una ragnatela avvolgente e difficile da superare per gli avversari, mentre nella Juvenile Division Of Honor (squadra A) è stato soprattutto 
il ben più esperto Luis Gustavo Ledes Evangelista dos Santos (classe 1992) 
ad accollarsi i compiti di regia ed impostazione.

In realtà, Pol Calvet è entrato a far parte della prestigiosa cantera del FC Barcelona relativamente da poco; nel 2006-2007, infatti, era il leader indiscusso dell’Infantil B del Sant Andreu, espressione calcistica di uno dei distretti nella provincia della seconda città della Spagna per numero di abitanti, dopo aver dato i primi calci al pallone nell’Ágora Sant Cugat, laddove è rimasto sino al settimo anno d’età (2001). I dirigenti al seguito dei ragazzi blaugrana se ne innamorarono durante una sorprendente sconfitta esterna, con l’UE Sant Andreu capace di rifilare un clamoroso 4-3 ai pari età del Barça, trascinato dalla tripletta di un immarcabile dodicenne chiamato, appunto, 
Pol Calvet Planellas.

L’innegabile fiuto per il gol lo ha ben presto trasformato in uno dei beniamini del pubblico sin dalle prime partite disputate con l’Infantil A 2007-2008 del Barcellona, diventandone allo stesso tempo guida tecnico-tattica nel classico 4-3-3 e addirittura capitano dopo le clamorose performances contro i rivali 
di sempre: una cinquina (!) ai danni del Real Madrid e una tripletta nel derby con i ‘Periquitos’ dell’Espanyol. Agli occhi degli osservatori, queste spiccate attitudini offensive lo hanno fatto accostare a Sergi Roberto, prolifico centrocampista classe ’92 attualmente in forza alla squadra B in Liga Adelante e prelevato a sua volta nel 2006 dal Club Gimnàstic de Tarragona. 
I più ottimisti rivedono in lui un piccolo nuovo Andrés Iniesta Luján
giusto per non esagerare con i paragoni...

Dopo le successive stagioni con i Cadete B (2008-2009) ed A (l’anno dopo), Pol Calvet è entrato con pieno merito nel giro della Nazionale Under 17 della ‘Furia Roja’, ed è stato nominato tra i candidati
per i ‘Futbol Draft Awards 2010’, uno speciale premio rivolto ai giovani calciatori più encomiabili della Penisola Iberica. In questa lista, comprendente ragazzi di varie fasce d’età, ben diciannove nomi erano riconducibili alla cantera blaugrana (Marc Bartra), con sei centrocampisti in particolare: 
i due fratelli Rafa e Thiago Alcantara, Oriol Romeu Vidal, Javier Espinosa González e il succitato Sergi Roberto, una compagnia di discreto livello oltre che una bella soddisfazione per il piccolo Pol.

L’eco delle sue giocate è risuonata anche lungo le coste albioniche, 
con Liverpool e Tottenham Hotspur 
intenzionate ad opzionare l’imberbe talentino catalano. 
Il grave infortunio patito lo scorso anno, come detto in precedenza, 
ha inevitabilmente rallentato il suo vorticoso percorso formativo, 
ma siamo sicuri che non appena il ragazzo avrà raggiunto 
una condizione atletica accettabile ed il pieno recupero psico-fisico 
si sentirà ancora parlare di lui.


SERGI SAMPER MONTAÑA (1995) - Spagna


Ancor più appetibile per gli operatori di mercato venuti dall’Inghilterra sembra essere il ‘centrocampista organizador’ del FC Barcelona Cadete A, quel Sergi Samper Montaña che ha scatenato una corte serrata da parte dell’Arsenal 
di Arsené Wenger, il quale si è convinto di aver trovato in lui il potenziale erede del ‘craque’ Francesc 'Cesc' Fàbregas i Soler, prelevato da queste parti nel settembre 2003.



Tecnica individuale d’alta scuola, abbinata ad un temperamento ed un’intelligenza tattica sorprendenti per la sua età, Sergi Samper è nato il 20 gennaio 1995 ed è a suo agio da regista davanti alla difesa ancor più del più offensivo Pol Calvet, dato che riesce a limitare gli inserimenti in avanti per distribuire maggiormente il gioco in funzione dello sviluppo della manovra 
e sin dalle retrovie. Normolineo, fisico asciutto e compatto, non si tira indietro nei contrasti e riesce a farsi sentire anche in fase d’interdizione, pur non essendo ovviamente un classico frangiflutti della linea mediana.

Così come illustri predecessori quali Puyol, Xavi (appunto…), Iniesta, Gerard Piqué, Busquets, Pedro, Raul Albiol, Sergio Ramos, Jesus Navas e Juan Mata, per non parlare del Premio MVP 2002, andato nelle mani di un quindicenne Cesc, Sergi ha attirato le attenzioni su di sé a seguito della “Manchester United Premier Cup 2010”, il celeberrimo trofeo internazionale rivolto agli Under 15 più promettenti del globo terrestre. 
Il Barcellona ha vinto per la terza volta nella sua storia le ‘World Finals’ dopo 
i successi nel 1999 e nel 2007, diventando manco a dirlo l’unica squadra al mondo ad aver raggiunto tale traguardo, staccando i brasiliani del São Paulo, fermi a due vittorie e sconfitti nella finale di tre anni fa (1-0 il risultato).

I baby-culés hanno cominciato col botto, infliggendo ai padroni di casa una sonora sconfitta (3-0 al Manchester United, 4 agosto 2010), con Samper subito grande protagonista nel consueto ruolo di direttore d’orchestra in una manovra fluida e incredibilmente organizzata; ironia della sorte, l’unica sconfitta (2-3) nell’ottimo cammino blaugrana è arrivata nel match successivo contro… l’Alta Loma Arsenal SC, succursale nordamericana 
dei ‘Gunners’ con sede a Portland (Oregon, USA).

Piegati senza alcuna difficoltà i pittoreschi malaysiani del MSS Kedah
(altro 3-0), il percorso nel Girone C si è concluso con un no-contest (0-0) al cospetto del Sutherland Sharks FC, club originario del New South Wales, 
in Australia. Giunti con merito ai quarti di finale, i terribili ragazzini barcelonistas si sono sbarazzati con grande personalità del doppio ostacolo sudamericano frappostosi sulla propria strada (3-2 ai brasiliani 
dell’Internacional di Porto Alegre, sfida di gran livello tecnico, 
e in semifinale un 2-1 per piegare i cileni del Colo Colo), prima di aver ragione nell’ultimo atto dei sorprendenti messicani del Pachucadominati in lungo 
e in largo e regolati con un secco 3-1.

Gli attenti talent-scout britannici, ammaliati dall’ipnotico ritmo scandito dal tiqui-taca azulgrana, si sono appuntati di corsa sui taccuini il nome del leader tecnico-tattico del reparto mediano, quel numero sei in campo tanto piccolo quanto dominante sul piano del gioco.

Ecco la rosa dei vincitori:
1. Pol Balleste López – P – (1995)
2. Héctor Bellerín Moruno - A – (1995)
3. Roger Riera Canadell – D – (1995)
4. Pol Garc
ía Tena – D – (1995)
5. Alejandro Grimaldo García – D – (1995)
6. Sergi Samper Montaña – C – (1995)
7. Keita Balde Diao – A – (1995)
8. Pau Belana Huguet – D – (1995)
9. Jean Marie Dongou Tsafack – A – (1995)
10. Jon Miquel Toral Harper – C – (1995)
11. Alain Richard Ebwelle – A – (1995)
12. Elohor Godswill Ekpolo – D – (1995)
13. Joseph Fabrice Ondoa Ebogo – P – (1996)
14. Simón Colina Domínguez – C – (1995)
15. Sandro Ramírez Castillo – A – (1995)
16. Iván Romano Fernández - A - (1995)


Dopo un’estate tanto ricca di soddisfazioni, la ciliegina sulla torta è arrivata 
a settembre con la convocazione per Sergi Samper nella Spagna Under-16, insieme ai compagni Jon Miquel Toral Harper, Alex Grimaldo (terzino sinistro di spinta dal radioso avvenire) e il promettente portiere Pol Balleste López, probabilmente uno dei più futuribili tra le varie annate ne La Masia. Non a caso, l’Arsenal sembra intenzionato a portare nella sua Youth Academy anche lui, sfruttando la normativa che permette di offrire un contratto quadriennale più vantaggioso dal punto di vista economico per i due prospetti catalani, oltre alla possibilità di entrare nel giro della Prima Squadra con maggior celerità. Non c’è che dire, si preannuncia un’altra lunga diatriba sull’asse Barcellona-Londra, e non si escludono clamorosi colpi di scena…

Marco Oliva per FUTBOLANDIA DREAMIN'

4 commenti:

  1. PAOLO:

    Alex Grimaldo è un grandissimo talento,
    ed ho letto di un paragone piuttosto importante
    per Sergi Samper: "il Pirlo spagnolo", mica male

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  2. Sandro:

    Sergi Samper alla fine è rimasto in Catalunya,
    ma l'Arsenal è riuscito lo stesso a strappare
    due colpi spagnoli, portando Oltremanica
    Jon Miquel Toral Harper e Héctor Bellerín Moruno.

    Altri barcelonisti sono sbarcati in Italia,
    ossia l'attaccante senegalese di passaporto
    spagnolo Keita Balde (alla Lazio)
    ed il difensore centrale Pol Garcia Tena,
    che ha anche disputato una partita da titolare
    con la Juventus Primavera nella seconda
    giornata di campionato (vittoria sul Modena 1-0,
    rete di Libertazzi al quarantanovesimo).
    Ecco l'undici iniziale (17 settembre 2011,
    una retroguardia molto "internazionale"):

    Laurentiu Branescu (Romania)

    Joel Untersee (Svizzera, nato in Sudafrica)
    Frederik Sörensen (Danimarca)
    Pol García (Spagna)
    Nazareno Belfasti

    Yussie Chibsah (Ghana)
    Andrea Schiavone
    Giuseppe Ruggiero
    Elio De Silvestro

    Alberto Libertazzi
    Stefano Beltrame

    Allenatore: Marco Baroni

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  3. Gianni:

    molto in ritardo rispetto a voi,
    qualche giorno fa l'ottimo talent-scout Gianluca Nani
    ha segnalato per tuttomercatoweb Sergi Samper,
    definendolo una sorta di nuovo Pirlo. Complimenti a lui
    ed a voi per l'articolo, scritto in tempi non sospetti.

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  4. ME ENTIENDES


































































































    EEEEEEEEEEEEEEEEEEEE































































    POONER A MESSI TAMBIEN





































    VALEEEEEEEEEE

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