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COPPA D'ASIA 2011: Alberto Zaccheroni e capitan Makoto Hasebe [Wolfsburg] |
la sua quarta coppa d’Asia al termine di una finale tiratissima, risolta da una stupenda rete di Tadanari Lee nel secondo tempo supplementare su cross
del cesenate Yuto Nagatomo. La sottolineatura non è casuale perché sia la posizione del terzino, avanzato all’ala a metà ripresa, sia la firma sulla coppa di Lee, da poco immesso al posto di Maeda, sono felici scelte del tecnico italiano. E come già nella semifinale con la Corea, il Giappone probabilmente scala una montagna un po’ più alta di lui.
Fisicamente dominante anche oltre le aspettative, l’Australia imposta i suoi attacchi tenendo sempre la palla alta, lì dove i giapponesi - specie nella loro area - stentano ad arrivare. Harry Kewell di potenza e Tim Cahill di tempismo sono le torri che salgono a centro-area, stimolate dai cross dalla trequarti dei terzini, e a lungo il Giappone non trova la contromisura adatta, che può essere soltanto qualche posto di blocco sulle fasce. L’Australia domina la prima parte del match, ma non riesce a segnare pur mandando avanti sui calci piazzati - i momenti più delicati per Zac - l’intero arsenale, difensori compresi. In una situazione di simile sofferenza, il calcio europeo prevede almeno la reazione di un contropiede portato in modo rapido. I giapponesi invece, fedeli alla loro tradizione di palleggiatori (e giustamente Zaccheroni non intende stravolgerne lo stile), avanzano per triangoli molto elaborati, a volte belli a vedersi come al 37’ (magistrale girandola di passaggi che Maeda conclude con un tiro alto dal limite), ma che danno alla difesa australiana il tempo di schierarsi. Due conclusioni fuori bersaglio di Kewell e la girata già descritta di Maeda sono le tre emozioni - non enormi - del primo tempo.
In ogni caso, dopo i primi 20’ di apnea il Giappone è riuscito a tenere
gli australiani un po’ più sulle loro.
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Yuto Nagatomo [Cesena], autore dell'assist decisivo e grande protagonista del torneo |
Il primo episodio del secondo tempo lascia Zaccheroni senza fiato, perché
un lungo cross apparentemente innocuo di Wilkshire scende all’improvviso, costringendo Eiji Kawashima a pasticciarlo con l’aiuto della traversa; la palla schizza su Cahill e poi su Yoshida, che ribatte sulla linea. Bravo il guardalinee a non dare gol, la palla non era entrata. La partita si fa più vivace quando Zac avanza Nagatomo sulla linea della trequarti, ed è proprio il cesenate a servire una chance d’oro a Okazaki, che di testa mette appena fuori al 21’. Sei minuti dopo il nuovo entrato Iwamasa si lascia scavalcare da Kewell, che arriva da solo davanti a Kawashima; il quale non trema, e gli ribatte l’occasione capitale. Il gol sarebbe nell’aria, specie nei dieci minuti finali in cui la prestanza fisica dei Socceroos riprende decisamente il sopravvento: ma in un modo o nell’altro il Giappone, che Zaccheroni ridisegna in base al suo storico 3-4-3, sopravvive ancora. E nei supplementari, quando anche all’Australia comincia a scarseggiare la benzina, il palleggio nipponico riesce finalmente a dispiegarsi sull’intera lunghezza del campo. C’è ancora una superlativa parata di Kawashima su testa di Krause prima del gol che risolve
la gara. E assegna la coppa, per la felicità incontenibile di Alberto Zaccheroni
al fischio finale. L'allenatore romagnolo entra in campo e abbraccia i suoi giocatori, freschi trionfatori della Coppa d'Asia, prima di concedersi ai microfoni. "La grandezza di questa squadra sta nel gruppo, si sono sempre fatti trovare tutti pronti, anche quelli che hanno iniziato le partite dalla panchina - commenta Zac -. Penso che questo successo sia meritato e credo che oggi il Giappone debba essere fiero di quello che abbiamo fatto.
Mi aspetto una grande accoglienza al ritorno di questa nazionale in patria".
un lungo cross apparentemente innocuo di Wilkshire scende all’improvviso, costringendo Eiji Kawashima a pasticciarlo con l’aiuto della traversa; la palla schizza su Cahill e poi su Yoshida, che ribatte sulla linea. Bravo il guardalinee a non dare gol, la palla non era entrata. La partita si fa più vivace quando Zac avanza Nagatomo sulla linea della trequarti, ed è proprio il cesenate a servire una chance d’oro a Okazaki, che di testa mette appena fuori al 21’. Sei minuti dopo il nuovo entrato Iwamasa si lascia scavalcare da Kewell, che arriva da solo davanti a Kawashima; il quale non trema, e gli ribatte l’occasione capitale. Il gol sarebbe nell’aria, specie nei dieci minuti finali in cui la prestanza fisica dei Socceroos riprende decisamente il sopravvento: ma in un modo o nell’altro il Giappone, che Zaccheroni ridisegna in base al suo storico 3-4-3, sopravvive ancora. E nei supplementari, quando anche all’Australia comincia a scarseggiare la benzina, il palleggio nipponico riesce finalmente a dispiegarsi sull’intera lunghezza del campo. C’è ancora una superlativa parata di Kawashima su testa di Krause prima del gol che risolve
la gara. E assegna la coppa, per la felicità incontenibile di Alberto Zaccheroni
al fischio finale. L'allenatore romagnolo entra in campo e abbraccia i suoi giocatori, freschi trionfatori della Coppa d'Asia, prima di concedersi ai microfoni. "La grandezza di questa squadra sta nel gruppo, si sono sempre fatti trovare tutti pronti, anche quelli che hanno iniziato le partite dalla panchina - commenta Zac -. Penso che questo successo sia meritato e credo che oggi il Giappone debba essere fiero di quello che abbiamo fatto.
Mi aspetto una grande accoglienza al ritorno di questa nazionale in patria".
FONTE: Paolo Condò
© RIPRODUZIONE RISERVATA - http://www.gazzetta.it/Calcio/Estero/29-01-2011/zaccheroni-conquista-asia-712658710337.shtml![]() |
Tadanari Lee, match-winner della finale |
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EIJI KAWASHIMA, 'Samsung MVP' di Giappone-Australia 1-0 |
nel torneo è senza dubbio stra-meritata. In finale ha pesato molto l'assenza
del fondamentale Shinji Kagawa (una frattura del quinto metatarso del piede destro rimediata in semifinale, stagione finita per lui), ma non bisogna sottovalutare affatto il cammino dei nipponici: in particolare, il risultato ottenuto nei quarti di finale contro il Qatar (per tacer del 5-0 all'inguardabile Arabia Saudita), con Yasuhito Endo in campo per miracolo nonostante un problema muscolare, una squadra sotto nel punteggio contro i non trascendentali ma entusiasti padroni di casa (allenati dal francese Bruno Metsu, già eroe in Senegal grazie ai Mondiali 2002, e trascinati dai naturalizzati Sebastián Soria e Fábio César Montezine, brasiliano ex di Udinese, Napoli e Avellino), 1-2 al 63' ed inferiorità numerica ribaltati grazie ad un improvvisato modulo 4-2-3 tutto pressing e coraggio, una bella e spregiudicata mossa tattica che ha fruttato il 3-2 per accedere alla semifinale (doppietta dello stesso Kagawa, 29' e 71', e rete decisiva di Masahiko Inoha all'89').
- Zac dopo il match:
"Sto ritrovando il piacere di allenare in un certo modo, di lavorare ad un progetto. In Italia il sistema calcio è sempre più schizofrenico e per quanto mi riguarda sarà un caso, ma da quando ho litigato con Berlusconi nel 2000 non ho più allenato una squadra dall'inizio della stagione". In Giappone essere
di sinistra non è ancora un peccato mortale e dal Sol Levante ringraziano sentitamente: un allenatore che parla di coraggio e tattica, ha lo spirito del samurai. Un samurai comunista: "Ricordo bene la copertina del Manifesto quando mi licenziarono al Milan 'oggi tocca a lui, domani toccherà a noi?'", dice quasi divertito Zac. E chiude: "Ho scelto di allenare lontano dall'Italia
per disintossicarmi e ci sto riuscendo. Sono tornato a lavorare come piace
al sottoscritto: insegnare calcio". [GazzettaDelloSport].
di sinistra non è ancora un peccato mortale e dal Sol Levante ringraziano sentitamente: un allenatore che parla di coraggio e tattica, ha lo spirito del samurai. Un samurai comunista: "Ricordo bene la copertina del Manifesto quando mi licenziarono al Milan 'oggi tocca a lui, domani toccherà a noi?'", dice quasi divertito Zac. E chiude: "Ho scelto di allenare lontano dall'Italia
per disintossicarmi e ci sto riuscendo. Sono tornato a lavorare come piace
al sottoscritto: insegnare calcio". [GazzettaDelloSport].
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Schieramento-tipo del Giappone |
Zac: Mi dica l'ultima volta che ha visto in A tre passaggi ben fatti di fila"
Matteo Marani: "Molto, troppo tempo fa"
Zaccheroni: "Perche' noi italiani abbiamo la presunzione di essere i migliori al mondo e di dovere insegnare agli altri. Non c'e' dubbio che sul piano tattico generale lo siamo, lo dimostra il fatto che la Serie A rimane il campionato piu' difficile (ma non bello, lo scriva) al mondo. Ma dal punto di vista individuale non insegnamo piu'. Basta tattica e tecnica individuale. E cosi' la migliore fabbrica di portieri al mondo li importa dall'estero, la scuola di difensori aspetta con ansia la fine della generazione dei Nesta perche' dietro ha poco
o nulla". Come dargli torto?...
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Atsuto Uchida |
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Maya Yoshida |
Il Giappone conquista così anche il pass per la FIFA Confederations Cup 2013, in Brasile, diventando la Nazionale Asiatica più vincente nella storia, sette anni dopo il trionfo in Cina con Zico in panchina e in campo l'MVP Shunsuke Nakamura.
AFC ASIAN CUP - ALBO D'ORO
PARTECIPANTI
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SERVER DJEPAROV, leader della sorpresa-Uzbekistan |
PRIMA FASE
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GRUPPO A |
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GRUPPO B |
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GRUPPO C |
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GRUPPO D |
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AUSTRALIA |
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COREA DEL SUD |
QUARTI DI FINALE
SEMIFINALI
FINALE 3° POSTO
28 gennaio 2011 - Doha, Sheikh Jassim Bin Hamad Stadium, 18:00
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DOHA - Jassim Bin Hamad Stadium [15.000 spettatori] |
UZBEKISTAN - COREA DEL SUD 2-3
18' Koo Ja-Cheol (C), 28' e 39' Ji Dong-Won (C), 45' rig. e 53' Geynrikh (U)
UZBEKISTAN
12. Ignatiy Nesterov22. Viktor Karpenko (87' 19. Jasur Hasanov)
3. Shavkat Mulladjanov
9. Odil Ahmedov
14. Stanislav Andreev
17. Sanjar Tursunov
7. Aziz Haydarov
18. Timur Kapadze
8. Server Djeparov [c]
13. Olim Navkarov (77' 10. Shavkat Salomov)
15. Alexander Geynrikh
In panchina:
1. Temur Juraev
21. Murod Zukhurov
4. Anzur Ismailov
5. Aziz Ibrahimov
20. Farrukh Nurliboev
11. Marat Bikmaev
16. Maksim Shatskikh
1. Temur Juraev
21. Murod Zukhurov
4. Anzur Ismailov
5. Aziz Ibrahimov
20. Farrukh Nurliboev
11. Marat Bikmaev
16. Maksim Shatskikh
Non eleggibili:
6. Sakhob Juraev
23. Vagiz Galiullin
2. Ulugbek Bakayev
6. Sakhob Juraev
23. Vagiz Galiullin
2. Ulugbek Bakayev
CT: Vadim Abramov [UZB]
22. Cha Du-Ri [c]
3. Hwang Jae-Won
14. Lee Jung-Soo
15. Hong Jeong-Ho (78' 5. Kwak Tae-Hwi)
12. Lee Young-Pyo
16. Ki Sung-Yueng
6. Lee Yong-Rae
17. Lee Chung-Yong (60' 11. Son Heung-Min)
13. Koo Ja-Cheol (53' 8.Yoon Bit-Garam)
10. Ji Dong-Won
COREA DEL SUD
1. Jung Sung-Ryong22. Cha Du-Ri [c]
3. Hwang Jae-Won
14. Lee Jung-Soo
15. Hong Jeong-Ho (78' 5. Kwak Tae-Hwi)
12. Lee Young-Pyo
16. Ki Sung-Yueng
6. Lee Yong-Rae
17. Lee Chung-Yong (60' 11. Son Heung-Min)
13. Koo Ja-Cheol (53' 8.Yoon Bit-Garam)
10. Ji Dong-Won
In panchina:
21. Kim Yong-Dae
23. Kim Jin-Hyeon
2. Choi Hyo-Jin
4. Cho Yong-Hyung
18. Kim Bo-Kyung
19. Yeom Ki-Hun
9. Yoo Byung-Soo
20. Kim Shin-Wook
21. Kim Yong-Dae
23. Kim Jin-Hyeon
2. Choi Hyo-Jin
4. Cho Yong-Hyung
18. Kim Bo-Kyung
19. Yeom Ki-Hun
9. Yoo Byung-Soo
20. Kim Shin-Wook
Non eleggibili:
7. Park Ji-Sung
7. Park Ji-Sung
CT: Cho Kwang-Rae (KOR)
AUSTRALIA - GIAPPONE 0-1 dts
Arbitro: Malik (Singapore), ass. Gek Pheng e Haja Maidin (Singapore), quarto uomo Hussain (Qatar)
Ammoniti: Hwang Jae-Won, Lee Jung-Pyo, Ki Sung-Yueng (C), Mulladjanov, Geynrikh (U).
FINALISSIMA
29 gennaio 2011 - Doha, Khalifa International Stadium, 18:00
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DOHA - Khalifa International Stadium [50.000 spettatori] |
AUSTRALIA - GIAPPONE 0-1 dts
109' Lee
Samsung MVP of the Match |
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CLASSIFICA MARCATORI
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CAPOCANNONIERE: KOO JA-CHEOL |
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JI DONG-WON, vice-capocannoniere con Ismaeel Abdullatif (Bahrain) |
PREMIO FAIR PLAY: Corea Del Sud
MVP: KEISUKE HONDA [Giappone]
AFC ASIAN CUP 2011 - TOP TEAM [4-2-3-1]
Mark Schwarzer (Australia)
Cha Du-Ri (South Korea)
Odil Ahmedov (Uzbekistan)
Lucas Neill (Australia)
Yuto Nagatomo (Japan)
Makoto Hasebe (Japan)
Koo Ja-Cheol (South Korea)
Shinji Kagawa (Japan)
Keisuke Honda (Japan)
Park Ji-Sung (South Korea)
Harry Kewell (Australia)
CT: ALBERTO ZACCHERONI
Alternative:
Amer Shafi (Jordan)
Atsuto Uchida (Japan)
Sasa Ognenovski (Australia)
Gholamreza Rezaei (Iran)
Server Djeparov (Uzbekistan)
Bassim Abbas (Iraq)
Abdelrazaq Al Hussain (Syria)
Matt McKay (Australia)
Ki Sung-Yueng (South Korea)
Alexander Geynrikh (Uzbekistan)
Yusef Ali (Qatar)
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CAMPIONE: GIAPPONE |
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2° AUSTRALIA |
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3° COREA DEL SUD |
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4° UZBEKISTAN |
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QATAR |
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IRAQ |
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IRAN |
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GIORDANIA |
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CINA |
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SIRIA |
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BAHRAIN |
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COREA DEL NORD |
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EMIRATI ARABI UNITI |
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ARABIA SAUDITA |
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KUWAIT |
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INDIA |
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FINALISSIMA: Tim Cahill nella morsa della difesa nipponica |
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Samurai Blue: MAYA YOSHIDA - HAJIME HOSOGAI - KEISUKE HONDA |
GIAPPONE
NUM | POS | NAME |
23 | G | Shuichi Gonda |
1 | G | Eiji Kawashima |
21 | G | Shusaku Nishikawa |
NUM | POS | NAME |
2 | D | Masahiko Inoha |
3 | D | Daiki Iwamasa |
12 | D | Ryota Moriwaki |
20 | D | Mitsuru Nagata |
5 | D | Yuto Nagatomo |
6 | D | Atsuto Uchida |
22 | D | Maya Yoshida |
NUM | POS | NAME |
7 | M | Yasuhito Endo |
14 | M | Jungo Fujimoto |
17 | M | Makoto Hasebe |
18 | M | Keisuke Honda |
15 | M | Takuya Honda |
13 | M | Hajime Hosogai |
10 | M | Shinji Kagawa |
16 | M | Yosuke Kashiwagi |
4 | M | Yasuyuki Konno |
11 | M | Ryoichi Maeda |
8 | M | Daisuke Matsui |
12 | M | Gotuko Sakai |
NUM | POS | NAME |
19 | F | Tadanari Lee |
9 | F | Shinji Okazaki |
COACH: ALBERTO ZACCHERONI [Italia]