sabato 25 dicembre 2010

HEINZ LINDNER (1990) - Austria


nome: HEINZ
cognome: LINDNER

data di nascita: 17 luglio 1990
luogo di nascita: Linz [Oberösterreich - AUSTRIA]

ruolo: PORTIERE
piede preferito: destro
Altezza: 187 cm
Peso: 80 kg

Squadra attuale: FUßBALLKLUB AUSTRIA WIEN
[Österreichische Fußball-Bundesliga]
Numero di maglia # 13


Nell’ambito del premio “Bruno 2010” (prestigioso riconoscimento attribuito ai migliori calciatori della Bundesliga austriaca ed intitolato alla memoria dell’indimenticabile gloria locale Bruno Pezzey, autoritario stopper protagonista anche in Germania tra il 1978 e il 1987 con le maglie di Eintracht Francoforte e Werder Brema, che morì tragicamente nel 1994 per un arresto cardiaco durante un match di hockey su ghiaccio a soli trentanove anni), vinto dal talentuoso tedesco Steffen Hofmann del Rapid Vienna, il sindacato dei calciatori ha unanimemente deciso di consegnare il VdF-Aufsteiger des Jahres (miglior giovane promessa stagionale) nelle inesperte ma efficaci mani di Heinz Lindner, portiere rivelazione dell’Austria Vienna.

Scorrendo l’albo d’oro dei vincitori nelle precedenti edizioni, riscontriamo come solo in altri due casi sia stato preso in considerazione questo ruolo ingiustamente sottovalutato dagli addetti ai lavori: i tifosi del club “Die Veilchen” ricorderanno ancora la delusione Thomas Mandl (2003), “predecessore” di Lindner e promessa mancata a causa di comportamenti non irreprensibili dal punto di vista della professionalità, mentre puo’ essere molto più beneaugurante l’annata 1997, quando un altrettanto giovane Alex Manninger spiccò il volo verso la Premier League e un top-club europeo come l’Arsenal proprio a seguito delle ottime prestazioni con la maglia del Grazer AK.

Heinz Lindner è nato a Linz (Alta Austria) il 17 luglio 1990 ed ha mosso i primi passi nelle giovanili dell’AKA Linz, prima di essere selezionato per la prestigiosa Akademie del FK Fußballklub Austria Wien.


Bruciando precocemente le tappe, nel 2007/2008 diventa titolare inamovibile dell’Under 19 dei “Violets” impegnata in Jugendliga (14 presenze, solo 7 gol subiti ed imbattuto per ben 9 partite), prima di esordire nell’ultima giornata dell’Erste Liga con l’Austria Vienna II grazie a coach Thomas Janeschitz:


16 maggio 2008, Stadion Vor der Au
FC SCHWANENSTADT-FK AUSTRIA WIEN II 0-2
(titolare, gioca 90’)

Nell’estate 2008 ha firmato un contratto con scadenza fissata al 30 giugno 2012, conquistandosi con personalità i galloni da titolare della seconda squadra (10 apparizioni nell’Erste Liga 2008/2009 e 4 in ÖFB-Cup) ed attirando l’attenzione delle selezioni giovanili dell’Austria, con cui ad oggi vanta un bottino di 16 gettoni complessivi nella rapida trafila dall’Under 18 all’Under 21.

La stagione 2009/2010 sancisce la sua definitiva consacrazione: entrato nel giro della Prima Squadra, l’allenatore Karl Daxbacher decide con coraggio di lanciarlo nella mischia il 13 febbraio 2010: minuto ventisette del primo tempo, subentra a sorpresa all’infortunato estremo difensore ungherese Szabolcs Sáfár nella vittoria 4-3 contro l’SV Kapfenberg.

Da quel giorno diventa il padrone indiscusso dei pali nel suo amato Franz Horr-Stadion, contribuendo con 16 presenze (9 delle quali con la porta inviolata) alla sfortunata rincorsa verso il titolo nazionale, conclusasi con un’amara seconda piazza dietro i campioni del Salisburgo con una sola lunghezza di svantaggio! A nulla è servita la sua grandissima prestazione alla Red Bull Arena il 9 maggio, quando ha calato implacabilmente la saracinesca di fronte ai ripetuti attacchi di Marc Janko, Simon Cziommer , Christoph Leitgeb , Dušan Švento e Somen Tchoyi, e permesso alla sua squadra di strappare un prestigioso 0-1 finale sul campo dei vincitori del campionato.

Oltre al succitato premio come “Newcomer of the Year”, Heinz puo’ comunque consolarsi grazie alla meritata qualificazione ai preliminari di Europa League della stagione successiva; il suo debutto nelle competizioni europee è datato 15 luglio 2010, Austria Vienna-NK Siroki Brijeg 2-2. Dopo aver eliminato la compagine bosniaca (1-0 nel ritorno al Pecara Stadium firmato da Zlatko Junuzović all’80’), l’undici biancoviola si è sbarazzato agevolmente dei polacchi del Ruch Chorzow (netta doppia vittoria: 3-1 e 3-0) prima d’infrangersi sullo scoglio greco rappresentato dall’Aris Thessaloniki di Héctor Cúper (sfortunata sconfitta 0-1 nella bolgia del Kleánthis Vikelídis Stadium e pareggio 1-1 in casa) nella decisiva sfida valevole per i play-off.

Ad ogni modo, anche in questo 2010/2011 Heinz Lindner si sta confermando titolare dell’Austria Vienna: dopo le prime cinque partite giocate ai suoi livelli, è incappato in una brutta esibizione contro il FC Wacker Innsbruck, coincisa con un pesante tracollo casalingo (0-3) che ha tolto molte certezze agli uomini guidati da Daxbacher. Il saggio mister ha deciso di metterlo un po’ a riposo per evitare pericolose ripercussioni psicologiche, anche a causa di un piccolo fastidio agli adduttori, ricorrendo momentaneamente al più esperto Robert Almer. Per uno strano scherzo del destino, i guantoni di Lindner sono tornati a fare capolino proprio sul campo del Wacker alla sedicesima giornata, quando è subentrato al 69’ all’infortunato Almer e ha sigillato la porta nei successivi minuti, difendendo il prezioso 1-0 siglato al 52’ da Junuzović.

Un pronto riscatto che gli è valsa la conferma nelle insidiose sfide contro Rapid Vienna e Salisburgo, con l’esperto Sáfár a fargli da chioccia dalla panchina e lo stesso Almer alle prese con il recupero fisico e pronto a giocarsi le sue carte per una sana concorrenza in futuro.

Autoritario ed essenziale nello stile, sicuro in presa alta e dotato di buoni riflessi e una giusta dose di esplosività nonostante il fisico imponente, per molti il giovane Heinz è un degno erede del suo illustre concittadino Klaus Lindenberger, affidabile numero 1 dell’Austria a cavallo tra il 1982 e il 1990 (44 presenze complessive, come fiore all’occhiello la partecipazione ad Italia 90: i tifosi azzurri lo ricorderanno protagonista del match d'esordio, quando fu trafitto solo al 78’ contro i favoriti padroni di casa dall’indemoniato Totò Schillaci delle Notti Magiche); secondo gli entusiasti osservatori, sarà presto pronto a difendere i pali della Nazionale guidata da Dietmar Costantini.

Marco Oliva per FUTBOLANDIA DREAMIN'

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